Page 194 - La cucina del riso
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Emilia Romagna




                 si versa il risotto mantecato con porcini e asparagi tagliati a pezzettini, su cui,
                 tagliato a julienne, è posto dell’altro culatello precedentemente rosolato.
                     Nel territorio piacentino, benché il riso non sia un prodotto locale, la
                 cucina lo onora ampiamente. La vicinanza geografica con una delle prin-
                 cipali aree di produzione, il Piemonte, in virtù della quale, fino agli anni
                 Sessanta, dal Piacentino partivano moltissime mondine, ha fatto del riso una
                 materia prima ampiamente utilizzata anche dalla cucina tradizionale, tanto
                 da diventare l’ingrediente del piatto piacentino principale: la bomba di riso,
                 condiviso con lo stesso successo con la cucina di Parma. Antico piatto, che,
                 nelle due città, veniva preparato in occasione della festa della Madonna, il
                 15 agosto. Secondo alcuni studiosi, sarebbe addirittura all’origine del più
                 noto sartù napoletano, che deriverebbe dalla ricetta piacentina, importata
                 a Napoli dai cuochi giunti al seguito di Carlo III, già duca di Parma e Pia-
                 cenza e successivamente re di Spagna, che avrebbero introdotto nella città
                 partenopea la cucina farnesiana.





                       BOMBA DI RISO

                  Preparazione: spennare, pulire e lavare bene i piccioni, tagliarli a pezzi e metterli in
                  un tegame dove, nel burro, sono stati messi a soffriggere gli odori. Rosolare i pezzi di
                  piccione, quindi aggiungere il vino rosso e farlo evaporare, poi, dopo averla sciolta in
                  un bicchiere di acqua, aggiungere la salsa di pomodoro e le foglie di salvia, sale e pepe.
                  Cuocere a fuoco moderato: la carne del piccione deve risultare alla fine ben cotta. Raf-
                  freddare e disossare, rimettere i pezzi di polpa nel loro sugo di cottura. In un tegame,
                  in acqua bollente, cuocere a mezza cottura (circa 8 minuti) il riso, toglierlo dal fuoco
                  e scolarlo. Versare il riso in una ciotola e condirlo con il burro, il sugo di cottura dei
                  piccioni (tenere da parte la carne), le uova intere, tre o quattro cucchiai di parmigiano,
                  profumando con la noce moscata. Imburrare bene uno stampo rotondo e alto, cospar-
                  gendo le pareti di pangrattato, versare metà del riso e formare una camicia con al centro
                  una cavità, in questa mettere i pezzi di piccione. Coprire con il rimanente riso, livellare
                  la superficie, cospargerla con un misto di pangrattato e parmigiano, mettere qua e là
                  alcuni fiocchetti di burro. Porre lo stampo in forno a 170 °C, fino a quando si sarà
                  formata in superficie un crosticina dorata (circa 30 minuti). Togliere la “bomba” dal
                  forno, lasciar riposare per 10 minuti prima di rovesciarla sul piatto di portata e servirla.




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