Page 154 - La cucina del riso
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Veneto




                 dal XVI secolo per opera degli Estensi. I terreni paludosi e malsani si tra-
                 sformarono così in verdeggianti risaie, dalle quali emergevano sempre più
                 numerosi i “casoni” di canna palustre, le povere abitazioni dei lavoratori
                 delle risaie. Attorno ad essi, nel corso del tempo, si svilupparono piccoli
                 centri abitati per rispondere alle necessità sia della produzione del riso, sia
                 della vita dei lavoratori stessi. L’area tipica per l’ottenimento del “Riso del
                 Delta del Po Igp” si estende fra il Veneto e l’Emilia Romagna, nei territori
                 di origine alluvionale. Il riso del Delta del Po, appartiene al tipo “japonica”,
                 gruppo superfino nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio e viene
                 coltivato nei comuni di Ariano nel Polesine, Porto Viro, Taglio di Po, Porto
                 Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo, tutti in provincia di Rovigo.
                     La  cucina  polesana  ha  subito  numerosi  influssi  esterni,  ma  vi  sono
                 delle preparazioni autoctone che meritano essere ricordare come il riso in
                 canarola (anche se ormai di difficile reperimento), così chiamato in quanto
                 alimento principale, se non unico, dei raccoglitori di canne palustri del Delta
                 del Po la cui imbarcazione si chiamava, appunto, “canarola”. Si tratta di un
                 riso cotto due volte, prima nell’acqua o nel brodo di cottura dei cotechini e poi
                 riscaldato in padella assieme a fagioli in umido e, quando possibile, qualche


































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