Page 125 - La cucina del riso
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Lombardia






                      RISOTTO CON LE CIME DI LUPPOLO
                 Ingredienti: 320 g di riso Carnaroli o Arborio, 200 g di germogli di luppolo, 1 cipolla
                 media, 100 g di burro, 100 g di formaggio grana grattugiato, 1 lt di brodo di pollo,
                 2 bicchieri di vino bianco secco, sale grosso.
                 Preparazione:  scaldare  il  brodo.  Nel  frattempo,  in  una  casseruola  dal  bordo  alto,
                 imbiondire a fuoco molto lento la cipolla tritata finemente con 80 g di burro. Versare
                 il riso, continuando a mescolare perché non attacchi al fondo. Aggiungere i germogli
                 di luppolo privati della parte più dura del gambo e tagliuzzati, tenendo da parte le
                 punte più belle. Stufare il composto per 5 minuti poi alzare la fiamma, aggiungere vino
                 bianco secco e farlo evaporare. Proseguire a fuoco medio per 30 minuti, aggiungendo
                 il brodo poco alla volta. Dieci minuti prima del termine, unire le punte dei germogli
                 tenute da parte. A fiamma spenta, unire il formaggio e il burro rimasto. Mescolare e
                 lasciare a riposo qualche istante prima di servire.



               sino a evaporazione. A metà cottura si unisce il riso (Carnaroli, 480 g per
               6 persone), lo si bagna a piccole dosi con il brodo molto caldo, sino al suo
               assorbimento. Infine si manteca con burro, mescolando con cura, e si serve
               il risotto ben caldo, spolverizzando con formaggio grana grattugiato e, a
               parte, la carne. Con, gli stessi ingredienti si può preparare anche una zuppa
               alla pitocca o minestra sporca. Meglio del pollo, in tal caso, è una gallina
               che si lessa nel brodo ispessito con patate. Quindi la si disossa, riducendo la
               polpa in piccoli pezzi; si passano le verdure e si sgrassa il brodo. Si riporta
               il tutto a bollore, aggiungendo una manciata di riso per ogni commensale.
               Si serve con prezzemolo e formaggio grana grattugiato.
                    A Lecco il riso, già diffuso nell’Ottocento ma costoso e riservato ai
               momenti di festa, serviva per il risotto natalizio, con la “pestada de lart”
               soffritta, brodo della rituale gallina ripiena a lesso, riso, funghi secchi e
               zafferano. Nel ’900 si sarebbe ricorsi ad altri ingredienti, come il pomodoro,
               la salsiccia, la pancetta e qualche verdura (specialmente la zucca).
                    A Lodi il risotto non è mai stato in auge se non in varianti sapori-
               te come il risot rugnus, con aggiunta di luganega o salamella finemen-
               te  tritata,  e  il  risotto  con  salsiccia  e  funghi  chiodini.  Consumati  sono
               anche i risotti con verze e fagioli, ovvero con zucca. Recente il successo,



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