Page 123 - La cucina del riso
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Lombardia




               tipo Sant’Andrea) e i fegatini di pollo. Unito del vino bianco sino ad evapo-
               razione, si cuoceva il composto nel brodo di carne. Una manciata di grana
               e  un  pezzetto  di  burro  alla  fine  rendevano  il  piatto  debitamente  cremoso.
               La cottura in pentola di alluminio consentiva la formazione, sul fondo, di
               una  crosticina  che,  distribuita  sopra  il  risotto,  lo  rendeva  particolarmente
               appetitoso.
                    In  provincia  di  Pavia  si  censiscono  oggi  una  cinquantina  di  risotti,
               non tutti di antica origine. Ricordati, oltre alla citata panissa, quelli con
               le ortiche e con i gamberi di fiume (oggi specie protetta); una menzione a
               parte merita il risotto ai peperoni di Voghera. Preparato un brodo vegetale
               con cipolla, gambi di sedano, carote, un mazzetto di aromi, si puliscono
               da semi e filamenti bianchi i peperoni e si tagliano a quadretti. Si trita poi
               un pezzo di cipolla dorata di Voghera e la si stufa in un tegame con olio di
               oliva, si unisce il riso (Carnaroli), lo si tosta, bagnandolo con vino sino a
               evaporazione, quindi si cuoce unendo i peperoni e il brodo. A fuoco spento,
               si manteca il risotto con burro e grana grattugiato. Dopo qualche minuto, si
               serve decorando il piatto con prezzemolo tritato.
                    Tuttora presente dal Pavese al Cremonese, nonostante la difficoltà di
               procurarsi il batrace, oggi ampiamente protetto, il ris e ran, risotto un tempo



                      RISO E RANE

                 Ingredienti: 300 g di riso Carnaroli, 24 rane, 2 cipolle piccole, 1 carota piccola,
                 1 gambo di sedano, 1 foglia d’alloro, 1 mazzetto di prezzemolo, 60 g di burro, 1
                 bicchiere di vino bianco secco, 50 g di formaggio grana grattugiato, sale, pepe.

                 Preparazione: pulire, spellare e lavare le rane, togliendo la testa e le zampe anteriori.
                 Inserirle in una sacca di garza e metterla in una pentola con abbondante acqua, insie-
                 me con una cipolla, la carota, il sedano, l’alloro, e salare. Bollire per circa mezz’ora
                 e filtrare il brodo. Disossare le rane e raccogliere la polpa in una ciotola; rimettere le
                 ossa nel brodo, dentro una sacca. In un tegame soffriggere metà del burro con una
                 cipolla tritata finemente, aggiungere il riso e tostarlo per qualche minuto; unire il vino
                 sino a evaporazione e cuocere per circa 15 minuti, aggiungendo via via il brodo di
                 rana. Mantecare con la polpa di rane, il burro e il grana. Lasciare riposare un paio di
                 minuti e servire con una macinata di pepe e il prezzemolo tritato.




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