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Calcio


            Le conseguenze della carenza



            Quando non forniamo al nostro organismo una quantità suf-
            fi ciente di calcio attraverso il cibo, le conseguenze si fanno
            sentire in diversi modi. Una leggera carenza di calcio può cau-
            sare crampi muscolari, dolori alle giunture, palpitazioni cardia-
            che, aumento del livello del colesterolo, polso debole, insonnia,
            rallentamento della crescita, eccessiva irritabilità, fragilità delle
            unghie, eczemi, intorpidimento delle braccia e delle gambe.
            Le carenze nel periodo di formazione dei denti possono causa-
            re danni alla struttura dentale, che sarà più esposta alla carie.
            In casi di estremo defi cit del minerale, quando i meccanismi
            fi siologici di compensazione non riescono a garantire un livel-
            lo adeguato di calcemia, possono manifestarsi conseguenze più
            gravi, come una maggiore diffi coltà nella coagulazione del san-
            gue e il conseguente rischio di emorragie.
            La grave mancanza di calcio nella fase della crescita può mani-
            festarsi nei bambini attraverso malformazioni ossee, sviluppo
            irregolare e il rischio di rachitismo.
            La più nota malattia da carenza di calcio è l’osteoporosi, e si
            verifi ca quando le ossa diventano porose e fragili perché il cal-
            cio viene sottratto dalle ossa più velocemente di quanto non si
            depositi. Tutte le persone perdono densità ossea a partire dai
            30 o 40 anni, però in particolare le donne dai 45 anni in su
            sono esposte al rischio di perdita ossea.
            La migliore prevenzione della fragilità ossea e del rischio di
            fratture è un buon accumulo di calcio nelle ossa nelle prime
            fasi della vita. La carenza può essere dovuta anche a mancanza
            di vitamina D o a squilibri negli ormoni che regolano la dispo-
            nibilità di calcio per le ossa.
            Bassi livelli di calcio nell’organismo aumentano il rischio di
            ipertensione, perché il calcio aiuta a ridurre gli effetti del sodio
            nell’aumentare la pressione.




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