Page 55 - Vita di Lionardo Vigo
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E i suoi tempi                    1 1 3


           Quand'egli  giunse  per  desinare  trovò  me  i n   casa,  gli  presencai
         una  lettera del  padre  mio.  che ancora conservo,  calda,  affettuosa,
         tenerissima,  ad  egli  mi  accolse  con  sembianza  non trista  e non
         lieta  come  gli  spiriti  magni  dell'Al i ghieri(2).


           Questo  mio  zio  era  i l   quartogenito  i n   famiglia  nostra,  gittaco
         frà  Minoriti  quanto  p i ù   tosto  poterono  a  consiglio  dell'Ab.
         Gioacchino,  dopo  pochi  anni  svestì  la  tonaca e  tornò i n   famiglia;
         era  una  molla  d i   acciaro,  né  l ' Abbate  avea  polsi,  per  compri­
         merla.  M  a   non appena morto  mio  nonno,  f e ce  fagotto  e  si fermò
         in  Palermo:  di  là venne qualche volta,  ma sem  p r e  vi  tornava  per il
         bollence  animo  e  gli  ardenti spiriti: Aci  per  lui  era  p r igione.  Per
         sua  indole  non  amava  e  non  soffriva catene,  però  non  agli  o r dini
         sacri,  e  non legavasi  al matrimonio, ·e se  non dava  certezza di non
         aver  prole,  ne dava  speranza;  q u indi  ['Ab.  G  i oacchino e  i l   primo
         nato  Lorenzo  non  potendolo  castrare  spiritualmente,  lo  carezza­
         vano  e  p i aggiavano  per  trarlo  a  sé.  Fra  tutti  i  fratelli  di  mio  pa­
         dre  egli  avea  ad  ha  la  testa  p i ù   soda,  una  sufficiente  istruzione,
         amore  caldissimo  d i   patria,  monomania  aristocratica,  modi  raf­
         finati,  volontà  dispotica,  innata  febbre  d i   unificare  la  famiglia
         per cui  sin  da  fanciullo  gridava  esultante  Otto e mezzo,  q u a n d o
         era  per  morir la sorellina  Giuseppa,  e  quindi col u i   che sopra  tutti



            (2)  Trascrivo  la  lecrera  di  mio  padre a  suo  fra rei lo Salvatore
            "Ecco  che  già  parre  il  m  i o  Lionardo  per  portarsi  costà:  il  mio  sensibile
         paterno cuore ha sofferto non poco in  questa  divisione.
           Le  mie  circosranze  economiche,  la  mia  er11  e  la  mia salll[c  non  avrebbero
         dovuco  permettere  raie  risoluzione,  ma  riAecrendo  che  viene  in  casa  vostra,  e
         sicuro  che  desiderare  con  me  i  suoi  veri  vantaggi,  e  che  potete  molro
         agevolarlo.  m  i   rassereno  e  mi  conforto,  e  con  coraggio  a  tal  sacrifìzio  mi
         determino.  Voi  gli  sarete  memore,  rurore.  padre;  io lo·confìdo,  lo  raccomando
         a  v o i,  e  sicuro  che  il  vostro  bel  cuore lo  accccrerà  com  e   figlio,  e  che  così  vie
         maggiormente  m'obbligherete,  vi  manifesto  la  mia  graticudine  e  vi  dico,
         ere. ...
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