Page 17 - Vita di Lionardo Vigo
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E i suoi tempi                     75


           in  medicina  e  filosofo della scuola degl'Illuminari;  però  seco  lui
           leggeva  Raynal .  Voltaire,  Rousseau  e  quanti  l i b r i  di  q u el  colore
           gli  venivano  tra  le  mani.  e  mi  ricordo  come  Elvezia  e  F r eret
           formavano  la  sua  delizia;  i n olrre  studiando  Raynal  aveva  appa­
           raro  benissimo  la  geografia.  e  quindi  era  pieno  la  mente  di  belle
           ed  urili  conoscenze,  e  acceso  di  desiderio  ch'io  fossi  sorto  un
           dotto  e  rinomato  uomo.
             I n olrre  non  dimenticava  la profezia  di  Mariano  Patanè fonda­
           tore  dell'Ora t orio.  i l   q u ale  da quanti  lo  conobbero  fu  ten u to  per
           santo,  la  di  c u i   vita  è  stata  o r a  i l l u s trata  dall ' o nimo  sac.
           Giuseppe Di Mauro.
             Quand'io  restai  orfano.  appena  morta  mia  madre,  vest i t o  a
           nero  fui  a  lui  condotto  dal  mio genitore.  il  quale  lo  p r egò  di  ce­
           lebrare  una messa  in  suffragio  dell'anima  della  defunta  e  di  bene­
           dirmi.  Il  venerabile  vecchio  allora  m'impose  le  mani  sulla  resta,
           e  dopò  che  immobile  e  con  gli  occhi  vol t i   al  cielo  ristette  al­
           quanto,  a n n unziò  a  mio  padre,  che  pendeva  dalle  sue  labbra  di
          .  star allegro.  perché  mia  madre  era  in  l u ogo  di  salme.  e  perch'io
           sarei  riuscito  un  giorno  di  gloria a  tutta  la  nostra  città  e  più  alla
           famiglia.  Pertan t o  fu  risoluto  di  essere  educa t o  nell'Oratorio  de'
           F i lippini  di  Aci,  perché  non  sapeano  trovar  di  meglio  nella  ri­
           stretta  cerchia  delle  loro  conoscenze,  mentre  q u el  luogo  era  sol
           ano  a  imbarbarire  la  mente  e  il  cuore  di  coloro  che  ingannati vi
           concorrevano.


             Capitolo  3

              L 1adolesce11za.


              L'Oratorio  di  Aci  è  un  istituto  essenzialm  e n t e  imperfetto  e
           non  mai  perfettibile.  perché  destinato  ad  educare  i  chierici  fil i p­
           pini  e  per  superforazione  noi  poveri  figli  di  mamma.  Da  ciò  ne
           viene  che  educando  i  secolari  alla  monastica.  e  i  monici  alla se­
           colare  in  cento  a n n i   non  ha  daro  nè  un  monaco  nè  un  secolare
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