Page 99 - Raccolta amplissima di canti popolari
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l'REFAZIONE
1691; utile alla gioventù siciliana per le sue le deíinizioni, la etimología, ed altre simili
proliciie opere ¡laliane e latine. Entramhi bagaltellc; delle quali senlenze di bando .
lasciarono MM. SS. i siciliaiii Uizionani, liarle revoco nella seconda udizione (1).
che in questa biblioteca minimale conser- Giuseppe Vinci protopapa de'greci, nac-
vaiisi. Que!lo doll' Amia è in uno , quello que in Messina nel 1701, e vi mori nel
del lo Spatafora in qiiallro volnnii, mancan П7-; a lui dobbiaino la etimología della
te del secondo; ma si l'uno che l'allro sou nostra favella, che che ne dica lo Spinosa,
[ireziosi, e quel lo del.'o Spatafora è di con- il quale volle sparger credenza nel publi
siderazione degnissimo , e grande vantaggio co essorsi il Vinci giovalo de'lavuri üi Fran
se ne polrâ otteneie, come vedrete dal con cesco Pasqualino. La sua opera ha le peccho
fronto ch'io Гаги di tutti. degli etitnologisti, e forsc mono delle altre.
Con migliori auspicii Onofrio Malatesta volere, cioè, trarre come i nobili auliclii ,
palennitano , viss-ntu dal 1665 al 1749, si la loro origine daeli eroi di Troia, non con-
accinse aH'impre?a. ligli nel 1706 coinmciù tenli a qui'lli i! I l.azio; ma è licca, prege-
a alampare la Crimen di la Trina* ría, ma vole, e di gran giovamento sarà alla nuo-
la pubblicazione rimase ¡nterrotia. l)ue co va compilazione del nostro Vocabolario. Dai
pie del M. S. seibansi presse i pp. di s. Vinci, dolto negli idionii latino, greco, ara
Francesco di Paula di quesia Citià. II suo bo, ebreo, caldeo, siriaco, dovea atleiidcr-
lavoro ú amplissinio , nè cede in moite si uno scrilto non inutile la terra nativa.
parti a quulli del Pasqualino e did Del Bo- Finalmente Pasqualino palennitano, qui
no, quantunqin; ad entrambi anteriore; ma iiiorto olluagenario nel 18lá, volse l'anime
non bene alloga i vocaboli, e più le frasi, e a darne un Vocabolario completo per к
le voci scienlilicbe non ispieya scientiüca- deíinizioni, le arli, le scienze, la geograOa.
menle, nè tulle registra (l). la etimología, ed è quosto il niigliore cht
Contemporáneo a costni deve ricordarsi possediaino de'qualtro (inora stanipali , ч
Г Anónimo, ¡I di cui lavoro conservasi nel- che a giuslo litólo ollremare ô tenulo ugua
la Biblioteca (loniunale , e che fu dal Pa te in pregio a quelli del Boerío e del Por-
squalino spopliali), e rítalo col titulo di üi- ru. Ma egli è perfetto? Eeco alciini solían
zionario mnnusa illo áulico; esso é un to 10 de'suoi peçcali, senza contare quello itti-
mo in fo¡jlio , e moneo più (lefio Spatafora: perdonabile di non aver falto tesoro délit
n' è caro, perché servi di elemento al Pa opere di chi lo precesse.
squalino, onde compilare il suo. 1.° Ivi sonó inonche, o al tullo maniant
II Dil Bono nalo in Palermo a '28 set le voci e le deíinizioni dei lermini di aili
iembre 1667, estimo in Viterbo a 3 no mestierí. scienze, storia naturale;
vembre 1775, arriichi la lingua di un al tro 2." Mancano tutti i vocaboli antichi, mol
Dizionario del quale esegui duc edizioni : li de' moderni;
senza criticarlo da per noi, hasta leggere 3.° Mancano in grande numero i sens
quant' egli scrisse dell' opera sua nella pre- figurati;
fazionc, cioé di aver bandito gli esctnpii 4.° Mancano le caratteristiche delle par
tratti de'nostri autori; i termini delle arli 11 del discorso; laiche ignori se una voct
e delle scienze; le voci del regno; la geo- sia verbo, nome, etc. maschio, femina.
gralia straniera, i termini bassi e antiquali; 5." Pone frequentemenle un verbo p. e
(i) Clip Mnlnlcsla cominciô In Mnmpa dt'Ila sun di Palermu, prufissuri di sacra teología , в pridi
Ctusca, i ripurlato dril Mongilnrc, nía che non la t aturi di Voi dini di lu Minimi di s. Francisco d
compi, ù indubitabile fntlo — E^li appose alia sun Paula.
il srgucnle titulo, serillo di sun mnno с diverso dn üi ,*esa il Mnlnlestn lascio duo copie ; Puna ser
quello rilerilo dnt Mon^itoro i La Ctttsca di la bnsi iniinacolatn, Г nltrn monea , perché rabata d
Trtnacria, cioé f^orabu/atiu sicilianu, ncllu t^vali cbi servia il ColajaiinL. Da quelln íntatta opp.-iri&m
non sulamenti li palori, Tía ancora HJ'rasi e modi nver egli sostenuto a corapierln undici л uni di
di lu parlari di chista regnu si trasportann alia tica, e uverln jiorlnto a termine a 29 gennaro 1-0*
favedda taliana ed alta (liorna latinu, accriycinitt ed ítí ê eosi scritto— « '-'9 gennaro sjoSgioi
in maggiuri ifttanlitct di metaj'ory, arguzy , mu:ti в no del glorioso veseovo di Genova s. Francetco <i
proverbiy , aduruatu dijrasi oratory e puetie.hi с Sales, cheprofessa la regola de! noHro ter&o ordin
ecu li sinonimi , epileti e tutlu ejuantu chiddu al- dei minimi di s. Francesco di Paola, ho terminât
V arti liberali e mircatiichi , ecu ta nulizia di li rjUesta immensaj'atica dopo arerci consúmalo aar.
eitati, terri, easlcddt, munti, a hiumi di l'isida; no- undeci; sia la gloria di Dio nostro signare , dell
tnt di li tituli сfatnigghi chi n' apjtiru la 'nvisti- Vergine purisstma e santi del paradiso.
tura , e chi a lajurnata li pussedmu. Ho intrapreso delta J'atica per comodità e rti
C'pira utilissima e necessatia ad ogni littralu dio de' detti compatrioti, e signori Sicilian*.
0 spccialmenti a li pridicaluri, sigritary, traipor* (2) La prima edizione del Del Bono fu escguil
taturi e prufissuri di lingui chi ecu proprietà li in Valermo dal 1-¡51 al da Giuseppe Grain
Vurrannu traslatari , sapiri pri iddi , o insignari guaní; la secunda nel 178З.
ad aulríi cumpoita di lu II, ft fío/riu Malaleita