Page 77 - Raccolta amplissima di canti popolari
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volitabut ora, ila canculium feminae quae in verso fu delto siciliano sinoltre al 135í»,
chorus inde pluudendo cump-mebant (1). ed è interaineute e sostanzialmente dome
N01 шимаши in nota i piu inleressanti ci- stico e alTatto italiano. Le lardi e singolari
niein de' cann di quei secoli, e allri se ne imitazioni straniere de' noslri continental!
potrebbero registrare. È inestieri su di es- sono eccezioni , anoniinalie letterarie , clie
si osservare come la lingua latina, elle avea non iminulano ¡I caratlere n.izioiiale del secó
Snlesso üi già la sua dignilà lógala , rive- lo. L' argoiiienlo prodotlo dal Fauriel a pro-
stia mano mano le seinbianze dell' antico vare esser fundamento della poesia sicilia
itálico e rifaceasi volgare senza addarsene , na la provenzale, si poggia sulla teoría ban-
col cessare la pressione governaliva , che dila da ¡S.r lacopo:
osó per lino iiuporre la favelia ai vinti per
comiido de' superbi vincilori. E pari.uenti il Amor, (la.cui si move e lutto vene
notare trovarsi U Sicilia e l'Etna lia le fau- Pregio, larghezza, e tuita beninanza
tasticlie visiuni de' poeli del tempo áulico.
Come abbiauio precedenlenienle ricordato, Non si poria divisare lo bene.
la poesía iti Sicilia fu naturale continiia- Che ne nasce ....
zione di quella dell' época latina, e qnesta
di quella dell' época greca, e non solo non nia questa non é teoiia provenzale , bensi
nacque dagli arabi , il che sarebbe símico platónica.
assuido, uia ueppure si abbelli de'coucelli- Non è, o certo non puö essere uomo as-
ni, delle slrauezze o del pellucido africano: sennato, il quai.; cosceiiziosameiile possa in-
lílpide, S Giuseppe l'Iiinografo, Coatanlino forsare la Tenzone di Ciullo d' Alcaino es
sino ad Eugenio palennilaiin ue siano pro- sere stala dettata prima della niorle di Sa
va E ineiilie cío francamente ripelo , ladillo—1197 (3,1. Testimonio più antico non
stido i panegiristi de'barbari, e per nostra possediamo. (ill arabi quando cessar.1110 di
vergogiia ne abbiamo laluni ossessi dalla regnare erano fra i noslri conciltadini e 111
amaina delle iiovilà , si h slido a produrre corte per la tolleranza bandita dal Coule
un documento che pula di arabo. II lo Rngsuero.- una maniera qualsiasi di poetare
ro slonco, 51. Aman , largamente analizza una volta faltasi universale, non s' iinniiita
4 ueüe poésie, e puó cbiunque convincersi di colpo : ne siano esempio petrareheschi ,
d a quanto egli osserva dell' opposla natura inarineschi, arcadici, roniantici ; e ad onta
delle ilue scuole lio io fallo questo severo di ci6 non è ni Ciullo vestigio di arabismo.
confronto nella Pruloslasi: qui vi starebbe In Ciullo solíanlo ? In nessiino de' nostri
a pigioue. Símilmente, come abbiamo di- poeii, in nessuna delle supersliti prose. Per-
chiaralo da tanti anuí or sono, i piovenza- cio in generale non ne scorgiaiiio in quelli
li, ancorcliè conlemporauei a' eiciliani, non di terrafernia, che la scuola siciliana segui-
giunsero e cerlo non predominarono in Si rono.
cilia. Essa allronde non abbisognava nè di La sopravveuienia de'provenzali non in-
essi, nèdi altri per ridestarsi. Dante e Petrar torbidó la poesía populare. Ne siano prova
ca cronológicamente indicarono l'epoca del si il Canto pel G. С. Huggiero, che nella pre
ciliano risorgimenli», e Castelvetru vi .ijíjiuiii- sente liaceulta si pubblica:
se: cost determinando aperlamenle che i pro-
venzuti, non solo non eranu stati i primi liedda, oh'avili picciulu lu peri ele.
trovutori della poesia, anzi í' aveeano pre
sa degi ilaliani, i quali i* avevano presa del secólo XI; quelle pel ripristinato culto
da' siciliuni». Perciö fu l'isola nostra, шо- delle iniuiagini:
dello a Toscana e a tutta Italia in lottere
e poesia, e quindi quauto si produsse dal Allirizza fidili cristiani etc.
le Alpi all' Etna in quel primo cielo, cioè
dail' anno 1000 al 1^50 circa in prosa о e quest'altri:
(i) Tali per esempio: Cantal unigénito ec. Folien,
Eja, frates' decautemui carmine dulcissimm ec.
Audite onines 6nc* terrae horror*1 cura triatitia ec. MllftATORI
O lu qui terras armis isla moenia ее.
Qui haltet yacem serenara, haue proférât rantileaaiu
rifenti dal Muralori , il primo dell' 871, il secoiulo Слитв"*
del 9.9;
e tinli altri riferiti da' raecoglitori solto notati.
La oinoa nanna della iladonna: (a) V. Scinà Storia della Lulleratura di Sicilia,
de1 tempi greei, Palermo 1869, р. З09.
Doiui'i Uli, dormi Maler ее. (3) V. il mió Comentario.