Page 75 - Raccolta amplissima di canti popolari
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ri                         PREFAZIONE
             preso. Orazio descrisso lorigiue с l'uso dt!i  là d.itili'g^ió i puteiiü, e niutñ vezzo qiian-
             fescennini, con ciii, dopo il ricolto, rierea-  1I0 Cahgola scottato dai loro frizzi, fe' bru-
             vaiisi i rustici dalle durale futicbe:  ciar vivo uno ilegli attori. II popólo ebbe
                                                ancora le suturae ; ma in che differivano
             Fescennina per hunc invecta lirentia niorem  dalle atellane? Si quesle che quelle erano
             Versibus alteráis oppiobria rustica fmlit.  coinponeuli deltarie, come in Italia si dis-
                                                sero sino a tempo mi" le rappresentazioiii
             Ma in seguito degenerarono in ingbirie, che  südliche improvvise a tema dato. Non pos-
             la legge dovette proibire ('.). A' fescennini  soileui loми neppiir una , dobbiamo aüidarci
             alluse Virgilio nel secundo della Geórgica ,  alie congetture, dalle quaIí risulla le primo
             allor che disse:                    distinguersi per la loro imita di subbiello,
                                                 le seconde accoppiare alia recita la panto
                 ....           Coloiii          mima e la danza , e aver preso quel nome
             Versibus incomptis ludunt , risuque soluto.  da una maniera particolare di vivaiida com
                                                 posta di varii manicaretli , in somma un
             Servio nota essere in Roma venuti da l'e-  pasticcio drainmatico (в).
             scennia antica ciltá etrusca (2) , e noi Ii  Per cosí falte maniere di poésie il volgo
             troviaino riprodotli da Teoc.rito a Meli, sein-  piii che metro avea ritmo, e meglio il sa
             pre vivi in Sicilia, perché tutti i popoli a-  turnio, adoperato per fino nelle antictiissi-
             gri coli ebbero ed avranno i canti niede-  uie epigrafi sepolcrali. Era esso una specie
             simi.                               di giambo, ma irregolare e lieeuzioso, per
               Anche i priini scenici rudimenli origina-  chó il popólo, come ó stato osservato ed è
             rono da' campi : e Г Ettiina conobbe gli  notissiuio, infrange le pasloje della misma
             istrioni (3) , la Campania le farse (ij pri  e delle quantita ; e ispiravasi alle italiche
             ma che Roma soigesse. Quanilo le alelhuie  ninfe Cauieue, prima che avesse grecizzato
             divennero citladine, couservarono lo slauipo  con le nove figlíe di Memnosine , e avesse
             primigenio, ciuè di rappresentare populo e  accettato il grave esamelro ft il vivace pen-
             volgo , e oggi le vediaino sopravvivere ai  dametro, ma sein pre rimpastandoli a modo
             secoli nel Pulcinella , auch' esso campano ,  soi). Se non de' veluslissinii, ne couoscianto
             né Pasquino. Stenlerello, Gianduja , Arlec  de' posteriori. Svelonio ne conservo cinque
             chino discendciiti d.igli antiihissimi Maceo  per G. Cesare, Ire per Otlaviano, cinque per
             e Boceo. Quando i dolti scrissero pel po  Tiberio , Ire per Nerone , uno per ütlone ,
             pólo , posero in ¡scena i di costui i nrso-  uno per Dniniziauo ; tre ne leggiaino in
             naggi, come Pomponio, che imitólo le sue  Festo , uno in Varrone , altri 111 Macrobio,
             favole Bucconem adopttitiis, Maceos gemi  in Livio , in Plutarco oc. e di essi taluni
             nas ce. (5). Sollo i Cesari la liberta ri-  ripelo in nota (7). Sin da quoi tempi era
             fuggissi su'ruslici palchi delle alellane , di  no canVi improvvisi e tenzoni > come oggi-
              (i) Epod. 2. i.                    Brntus qua reffes ejecil, consul primus facti» est ;
              (а) TU 695.                        Uie quia cónsules ejeeit reí postremo faclu» est.
              (3) Qaia histor lusco verbo ludio voonbalur ,
             nomen istrionil>us indiium. 1-ivio Vil. z.  I soldati nel Irionfo gallieo di Cesare, fra gli al
               (-i) Pabulorum Inlinarum, (june а civilnle oseu-  tri, eantnvano per celia i vul'jatissiiiii versi:
             rum Atolla, in qua priuluni caepta, AtcllanQC dieta?
             sunt. Diciued. Gram. Inst. Ш.       Gallia Caesar subegit, Kiconicdes Caosarem.
              (5) Nonnius, и, 8$o.               teco Cocsar nunc iriuniphat, qui subegit Gallia:
               (б) Saturn est cilii genus от variis rebus con-  Nieomedei nunc triumpbat, qui subegit Cacsarem.
             ditum , Ml est lex mullís aliis oonfecta legibus.           . ÏUX.
             Quidam dicunt esso £cuus carminis , ubi de mul  Б quesfaltri:
             lís rebus disputalur. Festus. S. V.
              (7) Allorcbc Cesare cbiamù i Galli in Señalo ,  Urbani serrate uxores, moecbuin calvum adduciruus.
             il popólo lo freecinva eosi :       Aurum in Gallia cífutuissi: at bis suuisisti mutuaiu,
                                                                             Ц.
             Gallos Cœsar in triuiupbum dueit, idem in curiam;
             Colli bracos deposueruiit, laluiiiclnrum sumserunl.  Per Oítaviano Cesare Augusto, Stetonio riferiset
                                      STetouio   i versi seguenti al § LXX. I primi per la cena 11
              Qusmdu Cesare ebbe a collega nel consolólo Bibu-  cuí eg!i inlervrnne da Apollo e sei dünne da Dee
             lo, il popólo non si aecorsc di costui:  e sei uomini da Dci.
             Non Bibulo quidotian nuper, sed Cesaras factum est;  Quuin primum istorum conduxit mensa coragum
             Kam Bibulo fieri eonsule nil n.emilli—ivi, XX.  Scxquc déos vidit Mallia, surque deas:
                                                 lmpia dum Pboebi Caesar raendacia lutlit,
              Sotto la statua del primo Bruto scrissero: ütinam  Dum uovtt divorum coenat adultcria:
             Миги, o sotto quella di Cesorci     Omnia sc a terris tunc nunjina dcclinaruut j
                                                  Fugit et auralos Juppilcr ipse toros.
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