Page 64 - Raccolta amplissima di canti popolari
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XI. MDS1CA, METRI, ERRORI E TENZONI DE'pOETI POPOLARI 01
aall'ausilio dell'Accademia dcgli Zelanti (1). tinuato se stesso : non è più il medesimo,
Pria di loccare de' roelri de' qiinli il po e intanto é quello di sessant'anni innanzi.
pólo e i noslri dugentisti giovaronsi , cia- Nell" ugual modo , e per le stesso cause ,
scuno lia dritlo a chiedere ch' io enuncii , ogni nazione continuo e variö la sua poe
anche di volo, la mia un, ¡le opinione nella sia indígena. — Or Г índole poética de' sici-
présenle controversia, cioè , se dagli arabi liani ha un caiallere suo proprio non mai
о ал' provenzali abbiano lolto quoi nostri sostanzialmente innóvalo: Teocrilo, Calpnr-
nccfai e i melri inedesimi , e la rima e il nio, s. Giu-eppe llnnografo, Elpide, Pietro
model! о délie loro poésie. — Per qiianto io Fullone, Giovanni Meli rappresenlano tutti
rripelli e Paolo Emiliani Gindici e Pietro i secoli , e hanno unico carattere variato
Sanfilippo, non so uniformaran ne all'uno, dagli argoiuenti e da' secoli uiedesimi. E
lié aU'altro. Da oltrc venti anni il inio con- queslo carallere , pari ail' aspotto del suo
Tincirnento è serillo , e dopo aver pondé popólo, è difforme e dall' arabo e dal pro-
rate quanto il primo annnnziava nella sua venzale. Se vogliamo analogie, posso affer-
Storia lelleraria (2), e il secondo nel Poli- шаге la nostra poesia per Г epopea esser
jralb (3) , mi sono riconfermalo nella mia greca; per amor di patria, e di nazionali-
credenza ; vale a dire , i predecessor! di là, indigena; per i soggelli erotici, itálica;
Ciuilo d' Alcamo , de' qnali parlano il ßuli per i sacri , ealtolica. Traccia di arabismo
«il Drusi , aver lolto dalla Sicilia e dalla o provenzalismo nessuna ve n'ha ne' n^stri
sapienza latina e i melri e la poesía, e nie- poeli : né la religione di Maometto , ne la
glk» che averne créalo una novella , aver continua slrana iperbole, ne i gbirigori e i
essi continúalo la precedente , che fu se- ricaini , né le allusioni africaue , come del
jiiila e imítala dal medesinio Ciullo , e da pari le oscenilà provenzali , gli argouienti
tutti quanti i poeli del pruno secólo. L'al- cavallereschi , i ricordi di ïerrasanta etc.,
lerazione, che trovasi tra la forma moder non piaequero a'sieiliani. La I. ro poesia o
na e Г antica , avvenne lentissiinainenle i loro metri sonó alíallo uazionali — E al-
pvr opera del lempo in lutta Г Europa , e tronde perché cercare i lipi de'nostri canli
iella stessa Roma, e nella slessa Grecia, la in casa allrui, quaudo li abbiamo nella no
quale non conobhe ne arabi, ne provenza stra? Aggiungi , gli antichi siciliani cssere
li; avregnaehft se quesli о quell i fnggevol- sbti meno corrivi de' presentí a seguir gli
mente accostarouo a qualche spiaggia, non slranieri: sapeano onorare e rispeltare íue-
s' internarono fia le montagne, né convis- glio sé sHessi: м, gli antichi pensavano con
sero coi montanari , fonte e palladlo délie la loro testa , parlavauo la propria lingua,
rusliehe muse—O^rni popólo ha una fisono e eombatleano con la propria spada; men-
mía, e come le tradizioni e le consueludi- tre oggimai siamo a tale da togliere dagli
ni , conserva e continua la sua poesia ; e oltrainoiilani per Оно le logge delle vesti
dopo molli sicoli subisce insensibiluienle menta .... per non ricordare altre nostre
de'carnbiamenli nella sua vita morale: è co villa.
me l'ottuageuario che lia modifícalo e con- 1 tipí dellu nostra poesía sono ne' nostri
(t) Canlano i mcrcatanti sparer ntlo lo lnro nier- contraire d'une jeune fille 1 Le chant commencera
raianxic ; eantano gli opérai nlibandonando il loru par la feuille verte de la rose, ou par la feuille Ли
lav^ro; eantano i barcajuoli aspettaudo il loro pad-o- muguet ou par la feuille de la violette ec. Tel a
a* — Gold^ni. теш. i. 2ÎJ4- élé, daus le principe, le sens de celte allégorie poé
Anche í Kunicni hanno c.-inli por tulle lo professioni tique ; mais plus tard les troubadours Cicains qui
«on ¡speciaU cantilcne, allusion о iiivoeaxioni parti- parcourent le paye, ont abusé de la formule, et en
eolari. L'Alexandri ( Ballades rtCliauls popul. de la ont fait une license poétique qu'ils ont pousse sou
Roumanie. Parit, Oenlu iSîîj p. tiv,?), cosl ne ronde vent jusqu'à l'extravagance ï — Alessandro d'Anco-
raçume: с La fleur ou l'arbre, dont le poêle popu- na — La poesia popolare italiana p. aS, З7.
Isire arrache une feuille pour la mettre au iront Aggiung . al sopradctlo che Longo Sofista nel
de »on petit poëme , doit moir quelque analogie Dafiii e Cloe riferendo i eanli d' imeneo de' villoni
rjmboliquc avec le sujet même du chant, en so.-te pel matrimonio di quei pattori, dice : t cantarono
que, »ou» une forme allégorique, la fouille de telle í lraeneo in eanzoui si v гге e sconipigliatc , che
ou telle fleur , de tel ou tel nrbre , joue le même й parvero piutlosto un inareggiar di hidenti, o un
rôle que l'invocation des poèmes antiques , invoca f rapghiar di somari , ehe un coular d uoiinni s
ban troc aerl d'explication du sujet. Ainsi le poète p. i5ä\ Ллр. i^i.S. La seena è in Leslie nella eilta
reut il chanter un brave bridant "Í Il choisira parmi di Metellino : come interniere queslo pass'iV Non e
le» arbre» de la forêt, c« lui qui donnera le mieux eredihile i greci non sapessero cantare s coro . la
Fidée de la force, et il commencera nécessairement storia lo smentiseo: ció avvenne verosímilmente per
par la feuille verte du Cliènc ,* plus loin , dans le che ubhriachi, quatitunque il romanticre lo taeeia.
ronn тёше de la légende , le brigand , arrive-l-il (a) Lcgioiie seconda.
■a terme de sa rie? le p..éte fera Hgurer la feuille (3) .Novembre íbjC.
irrte du Sapin, l'arbre «Y la mort. S'agira-t-il au
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