Page 63 - Raccolta amplissima di canti popolari
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             continuarono a stanziare ; ripristinato nel  Madonna; quest' obbligo da qualche tempo
             1806, il re concesse a'gesuiti la terza parte  trasciiravasijma quando avveniva la ragunata,
             delle rendite di tutle le congregazioni , die  era hello vedere a cerchio seduli i cieclii in
             univansi a Casa professa. Lamentavano gli  atlitudini stranissime conlendersi l'un I'altro
             orbi i pp. aversi preso l'inlero, per lo che  il pubhlico suffragio, e l'un dopo Г altro
             replicate citazioni lanciavano a quando a  sfoggiare la noia música e il canto novello,
             (piando al loro provinciale, onde non pre-  menlre i fantolini, che loro servivano di pui-
             scriversi il diritto a rivendicarle. Común-  da, sospeso alquanto il fastidio di comlurli,
             que ciô sia , siccome stancavano il trono  si agglomeravano tutti insienie e abbando-
             con incessanti reclami , re Ferdinando III  navansi a' fanciullcsclii traslulli.
             nel 1815 loro assegnö onze 14, 4, 14 an
             nual! sopra le mense vescovili vacanti. D'al-      XI
             lora furono in guerra orbi e gesnili; cosloro
             voleano cacciarli dal cliiostro , ove si rac-  MÏSICA, МЕТШ, ЕПВОШ E TEKZ0.1I
             coglieano; quelli stavauo duri , vantando    ue' poeti POPOL1BI.
             fli antichi dritli ; e governando Sicilia il
              )uca di Laiirenzana ,. abbisognö una mirii-  Ovunque odi un canto popolare, sii certo
             steriale délia Luogotenenza generale per non  essere popolare la música di cui si veste :
             farli espellere dal conteso chiostro. Entro  cootadini, letligbieri, lavandaie, pescalori,
             cassa a ire chiavi serbavano i sovrani di|ilo-  montanari, cittadini adoperano cantilene lor
             mi , e le carte, che loro pertenevano , сип  pruprie e svariatc- E ben disse Г arciprete
             talc gelosa diffidenza, che a me loro amico  Giovanni Levante , allorchè giocosaineule
             e amato , e benefaltore di taluni di loro ,  cantava:
             non fu concesso vederli , e forse e senza
             forse , mi sospettarono emissario de' ge-  Li primi di la música invenluri
             suiti (1).                           lu dieu ca in Sicilia sianu slati,
               I congregati erano trenla, tutti suonatori e  Ca ccà li putigari e vinnituri
             cantanli , altri trovatori di novelle rime ,  Ccu abbanniari fannu gran cantati,
             altri rapsodi, che quelle ripetevano e diflon-  Sintili bassi, soprani e tenuri
             devano; si obbligavano non poter suonare nei  Fari trilli, mordenti e scivolati,
             bordelli , di non poter cantare poésie pro  Ccu diesis, beinolli e appoggiaturi,
             fane per le strade , di recitare ogni giorno  Stola a solfeggi mai, miisici nali.
             la coronelía delle cinque piaghe di N. S. ,
             il rosario la sera , pagare ogni anno grani  Queste ingenue canlilene raccolse l' angé
             10 pe' funerali dc'ciechi defunti a 2 novem  lico Bellini , e di esse infiorö i suoi melo-
             bre, e tari uno per la festa deirimmacolata  drammi , e in queste mélodie dovrebbero
             a 8 dicembre. Avcvano un cappellano, che  inspirarsi quanti Г arle de' canti collivano,
             lor celebrava la mcssa ogni giovedi; un padre  per non alTorestierare la música. Uno Stuard
             direttore, ch'eragesuita, a cui si confessavano  inglese, non sono ancora molli anni , rac
             ogni primo giovedi di mese; costui esaminava  colse le canlilene popolari dell' isola , ma
             le lor poésie, e ne permellea la pubblicazio-  ignoro se pubblicalo cou le stainpe le aves-
             ne. Li reggevano un Superiore, due Congiun-  se , com' era suo divisimento. Augusto di
             1i, sei Consultori: vi era un Visitatore de'fra-  Sayve, nel suo Viaggio in Sicilia, ne slam-
             tolli infermi , e un ammonitore , il quale  pa una, che dice aver inlilo nnlle vicinanze
             adempiva l'ufficiodi Censoie. Pieni di nobile  di Messina, ma nulla o poco ha del popo
             orgoglioper la loro Società. vantavnno soda-  lare. A compiim nto dell'opera iuia,ne inse-
             lità con la Congregazione di S. Maria Mad-  rii talnne nella prima edizione della presentí'
             (ialena di Roma, e aver oltenuto dalP arci-  Raccolta , venulemi dalla corlesia di Fran
             vescovo Mormile godersi 40 giorni d'indul-  cesco Flavelti , maestro della < appella del
             penza chiunque facea recitare una poesía  Senato di Ad. Quest'utile e dilettevole col-
             spirituale ad un cieco. E quest' allri docu-  lezione è stata iniziala, e confido sará con
             nicnti stavan chiusi nell'impenetrabile area a  dona a termine da Sebastiano Pennisi da
             tre chiavi. Era debito di ogni confratello in  Aci, cieco appena nato, di belle forme, ar
             ogni anno agli 8 dicembre , ricorrendo la  dente di amore per i solidi e i gentili stti-
             fc:.tività dell'Immacolata, presentare alla Con  dii , conosciiore non volgare della musicale
             gregazione una poesía novella in lode della  scienza , e soccorso nella laboriosa raccolta

              (i) Dopo la «oppressions de1 gpsuili, non migliori  gpnrsc , r dialrussc la lcttcraria e filantrópica isti.
             la loro condizioao , e il vandálico Demauio Ii <li-  tuziouc.
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