Page 58 - Raccolta amplissima di canti popolari
P. 58
VII. DULETTI DI CUI SERVESI IL POPOLO ECC. 55
1TALIAJO SICILIANO PIAZZESE KICOSIAÏIO S. FBATELLAaO AIDORESU
¡Forraica Furmicula Furmia Friimmigiiila Frummîga Frummia
l/odine Li ili nu Ddinina Dindina Daimlnn Dindina
'Pidocctiio Pidoccbiu Piuggiu Pidogliiu P'uog Pingg
Sanguisuga Sancisuca Sansua Sanzuga Sansua Sansua
Lucertola Lur.erla Ddacerda Ddaciarda Gierdula Ddusgcrda
Jestuggine Tisluina Scuzzéra Tarluga Scurzeri Scuzzera
Lupini Luppini Dduvii Luppini Dduvl Oilunii
Loaiaca Altupateddi Airi Habaluciu Ddmazzi tri
Hiña Larunghiu Krana Ranughia Ranauoichia И rana pl. rrai
MarU4lo Marteildu Marten Marten Martieu Marten
Pennello Brunzeddu Pinscu Pinzeu Punzed Pinzeu
jiasoio Uasolu Itasù, rasó Rasuou Kasuou Rasíiu
Sacchiello Virrina 'Nlirriiia Virrina Virina Vi n ina
Telajo Tilaru Telir Tulè Tuler Tuliru
liecio I.iz/.u Ddizz Ddizzu Diz Ddizz
Aspo Matassarn Aspa Aspa Despa Ddaspa
An.hibugio Sciipetta Scuvetla Scuvita Scupeta , seu- Scuvitta
potta
Da questo quadro puö conoscere ciasche- che riposataniente i dolti uomini , i quali
iano l'esolica origine del parlare de' popoli decorano quelle cilia , sodisferanno questo
dimatt, ma non ù dato alla penna signifi naziunal desiderio.
eras la pronunzia affallo gutturale, e che Allorch'io leggo e odo queste favelle, sem-
rrolla ha di coinunc , né con quella de' si- brami aver nelle orecchie il parlar tronco
dliani, nè con quella dell'Italia di mezzo ed e aspro per consonanti, o forzali diltonghi
■jfieDtalc. L'islessa parola nella bocea di un dell'alta Italia , ne' quali L. Salviati volgca
iiMo e di un piazzese, ha suono diverso, la novella IX della Í giornata del Decame-
e Fuies*» parola da loro riceve due e tre rone. E forse costuro inchiavicano la boc
bûtiificazioni di pronunzia, e due o tre si- ea parlando , coiné disse il Perlicari alla
aifieazionî. Cosi a s. Fratello tau con un p. 361 dell'Amor Patrio di Dante per tutti
îbodo vale sole, con un altro suie, e con i siciliani , con vocabolo ignoto a' lessico-
Ш) »Uro solo: lau sau, vunl dire cijli solo. grafi, e poco intell igibile. Forse quel grave
Hei tentato indagare la genesi di questo filólogo intendea dire che noi forzianio le
linguaggio , ma uopo avervi riconosciulo parole inipriniendo loro suono aspro e du
qoalche voce francese e dell'alta Italia, niil- ro, forse che dal noslro labhro escono spic-
i'altro ho poluto trovarvi , ignorando io i cate e sonanti: io nol so, perché ignoro il
Jialetti degli antichi regni di Pieinonte e di valore del verbo da lui adoperato. (Jualun-
Looibardial Chiesi lumi al Tomniaseo , lo que si fosse, cgli male ne polea giudicare,
prvgando farmi conoscere se qiiesli vocaboli non essendo vissuto fra noi, e neppur qui
»i trovano nel Monferrato, da dove per isto- venuto, ed è certo esser la nostra pronun
nea ragione qui vennero, e con Г urbailila zia la piíi netta ed espressiva di quanta no
-'■xcorrevole del sapiente , mi assicurava siano in Italia, se togli il romano, che in
»▼er colà scrilto, e mi promettea notizie (1). morbidezza forse ne vince. A questo pro
l'a lavoro su questo argomento richiede- posito ricordo aver Foseólo solennemen-
•^bbe un'opera apposita, che mi svierehbe
te cosi scnlcnzialo disaniinamlo la nostra
Ulla mía meta, e pero lo tralascio, sicuro pronunzia, e Foseólo avea la favella nostra
(*) Af-Ua stessa loltera il Tommasco m' invitara compilare il Diiionario dolle lorn parlnture a ri-
1 r*ceo£liere- quaoti più ranti potesiü, per riuseire scontro del siciliano с doll'italiano. — Sol una let-
V* rusr* la RaccuUa , ft depositare i mrn belli in tera a me diretta piibblirn il Tomronsco ncl suo
r'M Wblíotwa per serviré nlla slnria de* dtnletti Dizionario estético, ma se tutlo il nostro cartcpgin
lesl*» P eomporre un dizinnarin di questi dinletti, avessc evul^ato, nvrehbo f.ilto opera utile nll'invo-
i -e Btilisiua« rioseifeblte nlln studio del siciliano ,
stignziono do* nessi intimi delPitnle favelle—V. bot
«alo, ma di allri idiomi cziandin. Ed in men- tera а Ginrenale Yegczzi Huscalla in seguilo dci
ad imu-niene del Mungilorc nduner6 questi can- presentí Prolegomena, a compinicnto 'di qucstc ri
" > ' do*ti degli antichi vtlia$gi lombardt invito a