Page 53 - Raccolta amplissima di canti popolari
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50 PREFAZIONE
tiri della patria indipendenza e della reli- ma Calabria. Grande parte della penisola
gione di G. Cristo por gl i oppressi , е- per da lor dipendeva, e Paviane era capitale;
i cristiani tutti. Cosí di schiavi e servi , le altre provincie , con diversi \incoh so
nonii di nazioni infelici , s' è falto un ap cial i e concessioni di quei re, possedevano
pellative ingiurioso per le misère ed uinili i loro coinmililoni, che assunseio litólo di
condizioni dell'iimanità. Ma finalmente quei duchi, fra cui primeggiavano quelli di Bre
greci or hauno un re, un parlamento, una scia o Bergamo, di Torino , di l'.enevento.
bandiera, adoraiio liberi la croce , e eapi- L'esarcalo di Ravenna iibbidiva agl'impera-
tanati da Botzari, Uypsilanti, Maurocordato tori di oriente, e a quelli aderivano Boma,
etc., uovelli Temistocli e Leonidi, han trion- e le repubbliche di Venezia, di Napoli e di
fato degl'infedeli, e finalmente Г Europa,— Amalii ec. 11 regno longombardico non era
codarda encomiatrice de'vincitori, — eroi li compallo, ne cosi forte da resislere a lungo
saluta. Qucsti canti avrei potuto volgere in alie prepotenli forze di Cario Magno , che
versi siciliani о italiani, sempre riporlando neU'ottavo centenario, prostralo Desiderio,
l'originale a fronte della traduzione; nia ini lo cancellô dal libro ilelle nazioni. Solo
offendeva la necessaria infedellà, la liacchez- Ariegni conservo il principato di Beneveii-
za della copia scolorita e senza spiriti: fui to, pagando al vincitore un tríbulo. Con
lungamente incerto; volli tentare la prova, poche altre mutazioni cosi continuo a reg-
ma non mi soddisfece, perché noi non sia- gersi Г Italia, quando nel 1040 vi soprag-
mo usi al caratlere di quella poesía; allora giunsero i normanni. Costoio deslarono ge-
mi attenni alla versione del Crispí , cosi losia d'impero nel ponlefice , e più ne' lon
alle povere mie pagine aggiungendo deco gobardi, che parte della bassa Italia governa-
ro (1). vano ; e cosloro nel 1052 tentarono espel-
I greco-siculi délie superstili colonie so lere i nuovi venuti con Г ausilio di papa
no decresciuli di numero, e appena poclii Leone IX, с dcll'imperatore Enrico H, nia
serbano il vestiré e le coslumaiize native ; baltuti ne' campi di Civilella , non più si
ma quelli i quali usano i dialelti lombardi, rattestarono , anzi poco dopo sollo le loro
soinniauo a circa 50 mila. Abilano tutti baiidierc si scrissero, e seco loro militavano,
l'interno dell' isola , e quel ch' è più , le quando nel 1060 Roberto Guiscardo e Rug-
montagne , sicchè poco cominerciando con giero Bosso concorsero validamente ad eman
gli allri connazionali , han manteuuto in cipare Sicilia. La liberazione dell'isola fu con
qualche modo l'originaria parlalura. Quan- súmala in più di venl'anni; nel quale lempo
do io considero l'esistenza di questi dialelti a' primi allri lombardi si uniront;, ne lulti
in mezzo al noslro , serbatisi per Unli soldali, perché non pochi qui si tramutarono
socoli tali, che per la uiassa de' vocaboli e alletlati dalla mite temperie del cielo, dalla
per la insólita pronunzia, ci è impossihile feracità della terra , о meglio dalla facilita
comprenderli , mi senibra avvenimeuto di di acquistarne о per teniiissiino prezzo , о
tal inaravigha, quanto lo era il mantenersi per servigio feudale o per dono. Compiula
dolci le acque dell'Alfeo tramezzo il mare inlanto la riscossa , il G. Conte Ruggicro
viaggiando dalla Grecia in Sicilia. ¡Ma già sposava Adelaide ñipóle del márchese di
riiinendiisi per vie rolabili, e per maggioro Monferrato, e duc sorelle della mojdie facea
attività di commerci questo e quel popólo, sue nuore, l'una a Giordano e l'altra a Gof-
non andrà guarí che mano mano scompa- fredo suoi figli iiiarilando. Allora insieme
riranno aHatto quei dialelti, e si perderan- alla contessa, e alie due principesse passa-
no nella lingua insulare. E verlo i lombardi rouo in Sicilia altre frotte di lombardi , i
al présenle lianno smesso alquanto della lo quali in Piazza, Nicosia , Aidone , S. Fra-
ro, incolta si, ma primitiva purezza, con il tello, Randazzo, Sperlinga, Capizzi, Manía-
predominio del siciliano , e otto secoli per ce e altri luoghi entro terra furono parti-
lo meno di lontananza dalla loro sede ori ti; ma ira di esse, le prime nominate cilla
ginaria. ne furono talmente gremile , che acquista-
I longobardi, r.om'é notissimo, ma giova rono nome di villaggi lombardi. E come
ricordare, nel sesto centenario invasero Г1- umanissiino il G. Conte avea bandito tulla
talia, o la soggiogarono dalle Alpi all'estre- liberta di culti e di coscienza , sieche mu-
(i) In queita'ristompa tono accreieinti i Cnnti al- greco-albanesi di Sicilia raeeolte e teritte da Cih-
banrsi e si fa rieordo di talunt; loro cnaluinauzo— teppe Crisjti t'etcovn dt Lamptaco, Palermo per
Nel Ceneimenlo d'ltnlin del 1^61 i nnslri greeo-nlba- Morrillo, iS53; e I)rlГorigine di Palazzo Adriano
nrsi eono 2«,2Ío. — V. Monilorc di Mibnn . nprile ISotizia di Jioffaele Starrabba, Palermo, i^G-¡ per
rK6G, р. ?6n. — Chi verra più ampie netiric sulle Amenta; e finalmente Ja Albania per FAvv, Pietro
coionio nlbanesi polra leggere le Memorie »toriche Chiarat Palermo^ ibGg-
di ¡ahme coilumanza uppartenenti alle colonia