Page 48 - Raccolta amplissima di canti popolari
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V. DELLE DIFFERENZE DELLA SICILIANA ECC. 45
ractomnndo cherilornnte presto; ma inve- screditatu di li mi1 stissi amici, invece di
ce: ri raccomando che ritorniale presto. dire: da'mici stessi amici.
Rittovandoli perö in rjuesta isola , potrai La conginnzione mi de'siciliani eoirispon-
dir« senza tiniore di ofi'endere l'orecchio dei de alia cite degl'italiani unita al modo sog
cirtostanti, vi raccumannu mi turnati fre giuntivo; ma la congiunzionc mi in Sicilia
it*. So poi a' medesimi verbi vorrai claro trasporta il suo verbo all'ind ¡cativo, purc'.ió
ifirece del soggiuntivo un indefinito, potrai questo non sia dipendeule da altro verbo
warne tanto al di qua qtia11to al di lit del di modo congiuntivo o condizionale. Cosi
Faro. vogghiu mi rent,— voglio che venga; si tu
1 ueilíani soveute adoperano la voce del vulirria che iddu vinissi, — se voíessi che
condiziona'e invece di quella del soggiunti venisse.
vo ; cosi in Sicilia potrai dire ; cutiría, si II participio co'riflessi diretti si concorda
ptliria; ma in Toscana se dirai: vorrei, se sempre col soggetto, il the non avviene pei
polrei , ti scherniranno per fin le crestaie, siciliani . In Toscana si dice: essa si è pen-
(iiacchè lu cola deve dire : vorrei se po- tita: qui : idda si avi pinlutti. Coi rifiessi
tttsi. indirelti, accoiupagnato dagli ausiliari títe
Alie congiunzioni sebbene , quanlunqne , re ed essere , pnô usarsi il niaschile о il
mrorcht, qualora, anegnachi , comedié etc. feminile iu italiano : egli s' è lévalo, o le-
m italiano, tranne qualclie esempio in con vata la maschera ; egli s' è rotto o rolM
trario , dovrai darc il verbo di modo con la gamba ; ma i giciltani non variano , e
juntivo , in siciliano di modo indicativo. dicon sempre; iddu s' ha livalu la maschi-
í^i non potrai dire in Toscana : qualora ra, o ruliu la gamma.
w posso rerró a risitarvi; ma bensi: ver- In Toscana adoperano il passato prossi
rú a risitarti qualora io passa. ino qiiando si tralla di cosa accaduta infra
Votendosi dare alle congiunzioni prima , le 24 ore, al di là del quai tempo usano il
«rali, innanzi un modo definite preceduto remoto, noi possiamo usare indiscriminata-
Wis conginnzione che, gl' ¡toliani voglinno mente Tuno e l'allro lempo, menue queslo
<sth>.ilamenle il soggiuntivo , e noi faccia- non puossi in Italia Cusi la lingua illustre
Miise dell'indicalivo. Colà dirai: prima ha: stamane ho letto: e Г insulare: slama-
:A» egli renga , e qui prima ca iddu teni. tina lessi, о aju lettu. ISoi direino : 'Ntra
Quando la conginnzione dopoclti1 è pre la simana passala sula V aju serillo dui
ndóla da un verbo di tempo futuro , quei littri, о li scrissi dui litti i ; i toscani in
del continente la fauno seguiré da un altro vece: nella sola setlimnna ¿corsa ti scrissi
Ttrho di modo soggiuntivo. e dicono sifara due leltere.
vgnicota dopo che ei sia venule; al contrario Di rado, anzi rarissime volte in siciliano
p^ro in Sicilia diranno sempre: si fura ogni la si de'verbi p; ssivi ed inlr.i nsilivi si uni-
rota doppu ca iddu rem'; о Г indicativo è sce al verbo di modo definite alla maniera
lanío caro ad es>¡ , che yolgendo questa degl'itnliani, p. e. pigghisi, in luogo di si
fraH1 in italiano diranno: si farb ogni rosa pigghia : come— ullura ca ritti lu latru,
dopo che egli viene. pigghisi la casritta e spezza a curriri. Ove
L'ausiliare avère in Toscana è nimieissimo è da notare che si disse pigghisi invece di
•V,ui»sivi e di alcuni intransilivi, molto pin st pigghia per esprimere « in; il vedere il
ü qau'.li, rh>" hanno la si all'infinito; in Si- ladro e il prendersi la cassetta fu lult'uno.
-i ac<*oppia agli atlivi, a'passivi, agl'in- L'unire poi la si al gerundio, e a'verbi di mo
traiiMtivi , e alio slesso verbo essere. Co.-i do indefinito è in Sicilia di uso coinune.
¡fivec di sonó ándalo, diciamo . aju julo; Cosi pigghiarisi, manciarisi, arrigvrdarisi
inv.'<y di sono slalo batíalo, diciamo: tyit etc . e pigghiannusi , mnneiannusi etc.
ttalm battutu ; invece di mi sonó rallegra- In italiano poicte unire Г indefinito pas
I» , dic.aino mi oju rallegratu ; invece di sato con la preposizione di, per serviré di
та siato. trapassalo prossiino del verbo es- genitivo di detei ininazione di un nome u-
'trt, Otfsmn: aju statu. niversale; ma in Sicilia dovetc risolvere il pas-
I pazienli animal! de'verbi attivi, dai si- salo indefinito all'indiealivo passnto ; p. e.
..II я uni оно al segnacaso «. cosa si ra fu causa di essere slali gli atcnicsi abbnn-
ía in liaba; cosi «mu a Diu,— lu mastru danali dagli tilleati; e queste parole iu si
"ligua a li discipuli; invece di amo Dio, ciliano tradur dovele: fu causa ca iuleniisi
i' ma'str i inxegna i discepoli. foru abbunnunati di Valliuti.
In Italia sonovi de'verbi che reggono un Volendo voi parlare italiano direte: n'pv-
юте preceduto dal aegnacaso da , questi lara buono ogni mezzo, pttrchè fosse ran-
•lí»*i m siciliano amano ¡I di o allivi o
taggioso a' suoi disegni ; ma se voleté dir
ps«ivi o intransilivi fossero: <yu statu di- lo stesso in siciliano, dovele dire: Cridiu