Page 44 - Raccolta amplissima di canti popolari
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IV. DELLE ATTINENZE DEL SICILIANO ECC.           M
      Lu per lo. Boezio ib Rinaldo, st. Aquil.  Boezio di Binaldo: Nesciuno non ci fo che
    Stemtno alla missa, lu episcopo predieao.  dieesse di no.
      Lumin por limone. Messer Polo:     No dissero gli antichi alla siciliana , in
    Aulisce piii ehe rosa o ¿lie lumia.  ven: di no«. V. il Vocabolario.
      Unista per maesla. Trad, del Cod. di Giu-  Obbrigare per obbligare. Barberino: Co-
    stini.iiio : Se il Signore è aecusato di falsa  tant'ee pi ù obbrigata Ad alto costumare.
    nwieta, o di delitto di mnisth.      Occh'iarc per adorchiare. Ambr. Furt.
     Hala parata, peiicolo. Л. Caro, Dafni e  4. 6. lo conoscendo buon pastaccio, occhlai
    Clue. Napoli 1848 р. Ш. Lipo, vista la  tre pezzi di raso с una borsa piena di du-
    inulii ¡laratu , avanzando tempo se n' era  cati.
                                         Paise per paese. N.r Jacopo: Troppo son
    ínsito per non capltare in mano de'iieinic.i.
     Hanco per пештено. Toiiiinasco , Cant«  dimorato In lontano paise. — Fra Guillo-
    loscaiii, p. 4;l. Li (inri che pórtate in pel  ne: Fuori sem' di casa nostra — In istraino
    lo, o cara. j/л Nго la primavera non l¡ mena.  paise.
     Martina per inonlone. A. (aro. Ainori ci i  Paire per padre. Fram. di stor. rom.
    D.ifoi e Cloe. Kaginnamenlo lerzo. p. 3í,  Paire e »ignore mío, piacciate etc. Dante:
    edil, di Napoli 1M8. Guarda, disse alla Gloe,  0 Coslantin, di quanlo mal fu mâtre
    che il luo Marlino fariï qnello , che non  Non la tua conversion, ma quella dote
                                       Che da le prese il primo ricco •paire.
    possnm far noi.
     Milia per mila , dal latino milita. Bo-  Peio per peggio. Fram. di stor. rom.
    iardo: Cento cinquantu milia combattenti.  Quanto più te prometteva, peio te atteneva.
     Hiniri per mentre. St. Aquil.       Penzare per pensare. Vita di Cola di
    jíiníri quella conipagnia loco si stagío.  lienzo : Qiiandu li baroni stajeno in consi-
     Minna |)ör messa. V Lu.           glio, penzaro.— Brunelto Latini: Perciö a-
     Mistieri per meslieri. Fra Guittone:  mico penza. Se in tanta malvoglienza.
    'Jiiiiil-.i il mistieri ó uiaggio.   Preña per pregna. B. Jacopone: Sospi-
     Hílate per melh Boiardo:          rerà mari loto Che non sie di lui preña.
    Ha a coi dispiaie la sua qiiantitate  Privólo per pericolo. Lamento di Ceceo
    üscia una parte, e legga la mitote.  da Verlungo : Pn'coi non c' è che mi di-
     Movuta per mossa. Varolii, Boezio:  scosli un passo.
    Cosa morula dal tilo alto puro.      Qunlche per alcuno. Boccaccio, g, 3. 1.
     Himno per mondo Ciullo:           Dagli qualche pajo di scarpette , ijiialcne
    Aven; nii> non potería esto munno.  cosa vecchia.
     Mnsculiatu , da musen , mosco , di odor  Quanto per a quod pertinet, alia latina.
    »ave; è volgare in Sicilia per frutto e me-  Boc. g. 3. 1. Uomo quanlo a nazione di
    elio per una varíela di pera , in Toscano  civilissirna condizione.
    moscoleato.                          Quisto [>er questo. Guido Guinicelli: Poi
     !f inveee di nn in moite seconde persone  Madonna m'ha visto , Meglio è ch'eo mora
    pliirali. Odo délie Colonne : Del falso dir  in quisto. F. Guiltone : E s' eo per quisto
    rJie [ano. Ser Gorello: e per le piazze n ¡en  Eternal vita acqnisto.
    te reíta fano. F. Giiiitone: Ció che non per  llama por ramo. Tonim. C. toscani p. 40:
    ragion di lender pono -Dittamondo: Si nnman  Come la rosa in sulla verde rama.
    quanti in quesla paite stano. I vi: Per Escu  ña mura, loghira, nomira , sonura, or-
    lapio omlo i fisiri han».          turn etc. per rami, luoghi, nomi , sttOnt,
    Quasi il principio.—Barberino. К color che  orti etc. Giovanni Villani: Ruppe le sponde
    si fano Ht'ligiosi, non per Dio serviré.  in parte e d'intorno in più luoghera. Dan
     A invece di d. Ceceo d' Ascoli : Non sii  te: Che prima aver le ramura si sole: Vita
    •Mente se qui si nasconne. Bindo Boniclii:  di G. C. E volle sapere le nomora di tutte
    Diemmi per dolre tal vivanna a bere. Dan  le persone. Fra Giordano : Nelle baltaglie
    te da Majano: Mi distenne tullo al suo со-  usano í'omoi i e suonora. Hommene dificale
    manna.                             case, piantate vigne, fatte ortura.
     '¿Ve 'nn per in. В. Jacopone : 'N corte  Supire per sapere. Fra Guittone : Ed ho
    Пота ho guadagnalo. Nircolô Lombardo :  parlato contra sapimenlo. Cosí sapi e sape,
    Fatto lo muro liai da cala cchiù 'un auto.  sapemo, sarrio, sano, sapia, sappi , sapt-
     Sa per una. II Barberino; . . . E colei  rxte, sappiati , sncet, supina; per sa, sap-
    che si leva, С na Conlessa valorosa e gran  piamo, ло, snnno, sapeva, seppi , sapre-
    de. — Vi sono di quesli mille esempii nei  tc , sappiate , sappi, sapiebbe: di tullo so-
    tanti Toscani.                     no esempii nel secol d'oro.
     S'sciuno per nessuno. Stor. Aquil. di  Semana per seltiuiana. Dante, Professio-
       Vioo, Opere — Canti Popolari siciliani —Vot. и.             3*
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