Page 39 - Raccolta amplissima di canti popolari
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              A invece di dal. Riconobila al Tollo e  che quanta alla mia volontà , non vorrei
             alia favella; Petrarca ne' Trjonfi.  vedere della morte tua—Vita s. G. Ballista.
               Abbrazzare per abbracciare. II Boiardo:  Allazsa, per lega, allaccia,
             E con gran festa l'un l'altro abbrazzava,  Lo vostro core, che il meo core allazza.
             da brazzo , usato da Jacopo Puglisi , dal         Semprebene da Bologna.
             В. Jacopone e da altri.              Più bello par lo mare e più sollazza.
               Abentu, per quiete, riposo.        Quand'è in bonazza — Detto.
             Non aggio abento , tanto il cor mi lanza  Parlando tazzo,
             Con li riguardi degli occhi ridenti.  Lassando allazzo. Beato Jacopone.
                              Guido délie Colonne.  Arno , per iamo nella terminazione dei
             Forse mi dará abento,               verbi della prima persona plurale della pri
             Ch' ara di me pialado — Puccian. Martelli.  ma conjugazione:
               Abintari. E lo meo core abenta.    Se in verla Cristo ашамо. В. Jacop.
                                 Bonag. Urbiciani.  Molli amori Irovamo — Detto.
             Ch'io non posso abenlare — Inghilfredi.  Amo, per ammo nella prima persona del
               Adunco, e adunqua per adunque:    passato plurale in tulle le conjugazioni :
             A doñea era un lengage entra tota la gen  E smarrimo la strada com'io stimo,
             te. Sailo di Scola — E adunqua Iddio ri-  E arrivamo quivi in Circassia.
             ceva la sua offerta — Gr. s. Gregorio , 6Ф.            Bojardo. can. VI.
               Aggio per o nelle desinenze della prima  Annare per andaré. Vita di Cola di Ren
             persona del futuro.                 zo, cap. 3Í: Non potea liberamenle anna-
                 E non mi partiraqgio            re. E Antonio di Boezio: Paria che quella
             Da voi, donna galante. Fed. imperatorc, e  via dovesse ella annare.
             seco lui altri cento. Tali desinenze espri-  Anno per ando , nelle terrninazioni dei
             mono partir-aggio, viver-aggio , al modo  nomi:
             latino, quando usavasi vivere-habeo, dice-  Ogni buona vivanda vi sia banno.
             re-habeo; perché colui che ha a fare, dice           Cene della Chitarra.
             il Nannucci, non ha fatlo, né fa, ma riser-  Un banno fu nanti niesso che millo fe
             basi a fare, dichiara l'azione sua come fu  riase. Vita di C. de lienzo.
             tura. Ne' primi tempi si usö abbo invece  Anza ed enza, invece di ancla, incia.
             di ö.                                lo corn'auro in hilanza
               Pero crudele, villano nemico       Vi son fedel.    Odo délie Colonne.
                 Sarabbo.       Fra Guittone.     Chi cosi si bilanza,
               Ma questo pagamento nol potrabbo. Mat-  Fra lema e disianza.  Brunetto Lalini.
             teoccio Fiorentino.-E fu detto anche ato  Lo tesoro comenzó.  Detto.
             o ajo. Vita di Cola di Renzo : Tutli quelli  Dal giorno ch'io vi vidi с scudo e lanza,
             baroni perseguiterajo , quello apparajo ,  Con altri cavalieri arme portare.
             quello decolíerajo — Dunqua morirajo ?                Mico da Siena.
             Sclamava Notar Jacopo da Lentini il che  Ao per o, nella lerza persona del passa
             interpetrano i toscani morirà-io ? Ma è un  to singolare della prima conjugazione:
             loro errore proveniente dall'ignorarc il si  E quel bascio m'inhammao.
             ciliano. Come morir-aggio significa morir-  Che dal corpo mi levao—Itinaldo d'Aquino.
             ho, cosi morir-ajo significa morir-ho , ho  Ma sei giorni durao,
             da moriré; perché l'ho di quelli, è il no-  E il seltimo passao- Brunetto Lalini.
             stro ajo.                             Appoja per appoggia :
               Aguanno e uguanno per in quest'anno.  Lo viso mostra lo culor del core,
             lo non avrö uguanno pace.           Che, tramortendo , ovunque puö s'appoja.
                 Ancor costei grande donna fia,             Dante, Vila Nuova, son. VI.
             Che perché aguanno ben cresciuta sia.  Лрргшо per dopo:
               Franc. Sacchetli rime 26, e Salviati t. i.  Come d'auturnio si levan le foglie
             cap. 22. p. 3.                      L'una appresso dell'altra. Dante, Inf. 9.
             E qui è da notare Г errore del Perticari e  Ardiscio per ardisco , prima persona
             del Vocabolario, i quali confondono ogwon-  dell'indicativo del v. ardire: Non lavo dir
             no, e unguanno, non mai; mentre il pri  da me, io non m'ardiscio; nella Tancia.
             mo , nasce da noc anno , e il secondo da  Arieri per di dietro: Brunetto Latini:
             unquam.                                Cosi noi due stranieri
               Aguglia per ago: da agullia provenzale:  Ci ritrovarao arieri.
             Quando Vaguglia tira per natura.      Arma per anima, quasi lulti gli anlichi,
                                    Matteo Rosso.  e oggi i toscani ne'Canti popolari. Vedi П
               Alia, per la. Anco li dico , signor mio ,  Vocabolario.
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