Page 41 - Raccolta amplissima di canti popolari
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             Falto giorno si miso un gran fredtlo , con  'N chesto mondo ci vuole aver fortuna ,
             una boren, che ogni cosa bruciava.  Di due colombe d'oro averne una.
            t  Bua , voce de' bambini che chiedono da  Chi per aleuno , it quale. Boccaccio g.
             bere. Ë in Italia e in Sicilia , e leggesi in  1, Ü. Non credi tti trovar qui cftt il batte-
             Van-one.                            simo ti dea ?
               Bua. voce infantile—Aviri la bua , aver  Chillo per quello. Matteo Spinello : E
             male. Per dare esemplo si fauno la bua.  tutti chilli alzaro la voce—Fram. st. rom.
             Burchiello, 1, 81.                  Chillo mannao a modo reale.
               Виопо dicono oggi gl'italiani, noi bonu  Chin , cchiù per piu. Matteo Spinollo :
             como i latini, e come gli antichi. Fra Guit-  Erano de li chiù poveri — Annal. Monald.
             tone:                               bo capo ô lo chiù vecchio dc la famiglia—
             Ció che dea da bon servo a bon signore.  Niccoln Lombardi, II, 41:
               Busillis per difjicoltà grande; è comime  Fatto lo muro, bai da cala cchià 'nn auto.
             a Venezia e in Toscana. Fagiuoli , Rime  Como per come. Fram. st. rom. Li quali
             Piacevoli:                          fuiti erano como da lo sluormo.
              aie conto d' avère ad operare        Corto, di, avverbio ; oggi usasi in bre
             Alla Commedia, e ch'io v'abbia vestita,  ve , fra poco. Paiinuccio del Bagno. Lo
             E inessa in palco: or manca il recitare.  gentil vostr'ainlo sper di corto.
             Oh qui è il busillis                  Cridire per credere. Rinaldo d' Aquino :
               С Tramulala in Z. Tommaso da Messina:  Pensando il meo cor cridi.
             Amore sentó tanto                     Crio per credo. Semprebene da Bologna:
             Donna, ch'allro non fuzzo,          E saccio e crio che follia lo lira.
               Ca per che, perch?, dal latino quia.  Ë cosí alia siciliana le altre voci del verbo,
             Pietro délie Vigne:                 daH'infinito cridiri e cridere.
             Ca lo troppo tacere,—Noce manta stagione.  Crocco per uncino , graflio. Lucan. 4:5.
             Chillo : Ca tnortasi la femmina alio tiitto  Alloia un cavalière di Cesare gli attaccö un
             Perdesi lo sahore e lo disdutto.    crocco, e préselo per l'usbergo.
             íleo Abbracciavacca:                  Pari. Dariti per darele, Ст. di Mantova:
             Ca lo dispero non ave potere.       Due bracchi, e uno sparviere mi dariti.
             Guido Guinicelli: Ca io non ho sontero  E cosi dassi per dessi , dassimo per des
             Di salamandra neenle.               simo, e dassern per dessero.
               Camisa per camicia, dal latino bárbaro  Di per da. Boccaccio , g. 6, 10. Chiun-
             camisia. Boiardo:                   que di questi carboni è tocco.
             Vestito di camisa, il resto nudo.     Di invece di per. G. VHIani: E di certo
               Canoscenza per conoscenza dissero gli  se papa Giovanni fosse più lungamente vis-
             antichi alia siciliana. Meo Abbracciavacca:  suto.
             . . . ove dimora                      Diri per dire, desinenza alia siciliana
             Piacore e canoscenza senza pare.    come ben disse il Salvini. Jacopo da Len-
             Dante nclla Vita Nuova da canoscere , ca-  tini.
             noscln:                                    Non vi potria mai diri
             E poi vidi venir da Inngi Amoro            Com'era vostro amante.
             Allegro si, che appena il canoscia.   Dici per dice. Jacopo da Lentini:
               Cauda per calda. Fazio degli liberti :  Si come quoi che fauno a' lor nemiei.
             Ma non creda colui, che regna с gando  Che ogni nom mi dici-mercede ho tróvalo.
             Per uccidere allrui, che Dio nol pagho  Üiccmo per diciamo. Dante , Convilo : E
             O con simil percossa o con piii cande.  queslo uniré é quello che noi dicemo amore.
               Certi per alntni. II Salviati nel n. II ,  Dicia per diceva. I!. Jacopone : L' un con
             p. 983, enumerando lalune voci с parlari,  Г altro si dicia. II Frezzi : La qual dicto:
             che a suo tempo fiiruno estimati idiotismi  venito su ad orto.
             fiorentini , ma che in falto si usarono dai  Dissi per disse. Barberino, Beg. e Cost.
             migliori del miglior secólo, nota fra gli al-  dollo donne: Essendo io una fíala a Parigi,
             tri ceríi per alcuni; od io Г ho voluto ci  dissi-mi uno cavalière del Re di Castella ее.
             tare a prova che quella voce sin dal 300  Dicenno per dicendo. Storia Aquil. Et as-
             si è manlenuta fresca e vívenle fra i due  sai p¡ it male с1Г io non lo vo dicenno.
             popoli toseano e siciliano. Boccaccio, g. I,  Ditto per detlo. Fra Guidotto nella Retto-
             í. La quale andava per li campi ceríe erbe  rica: E poro t'hoe di'íío.
             raccogliendo — Eg. 2. Il buon iiomo per  Dolire per doleré. II Boiardo, с VI, 52,
             certi mezzani.                      Circula era chiamata quella dama.
               Chesto , chislii, per queslo. Tommaseo,  Dolisi quel baron, che Ici tant'ama.
             Canti toscani, p. i i                 D'onne per onde о d'onde, sic. d'uni» ,
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