Page 43 - Raccolta amplissima di canti popolari
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40 l'REFAZIONE
sempii— Sicco me nel primo e seconde- secó allrove: Hor si riversa tulla la battaglia
lo i veibi délia seconda erano anclie dclla Verso la ierra, e cadi-no i Circassi,
terza maniera, pero invece di lacere, vale Quei di Baldacche la brutla canaglia.
re, vedere, rispondere, si disse laciri, vo- Fuggi-no. — Parimenti l't univasi a se alla
Uri etc. Nr. Jacopo: siciliana. Tancia: Non vo dir da me, io non
Pensa tu core,—Quando tí vidia, ardiscio. — Ser Pace : Per lui gli amanti
Dante: E in ciascuna parola sua ridia. conosetono onore.
Le seconde persone plurali del presente in Imprenalo per imprégnalo. В. Jaeopone.
dicativo che or terminarlo in e , presso gli O cor tapiño, e chi l'ha ¿«iprenato,
antichi terininavano in t, ß. Jaeopone: In per su, inla. Boc. g. 10: Gli venne
Nostro padre dissi andati nelia finestra veduto quesla guastada d'ac-
A cercar tutti li stati. qua.
Malteo Spinello: Jncagnarsi, incagnato , incagnare , stiz-
Signor non ce le mandad'. zarsi, arrahbiar corne cane.
Rinaldo d'Aquino: Lalli, Enrule:
Pensando il meo cor cridi. S'tncaanan poi da senno maledelto.
Cosí la terza persona singolare del pas- Tancia: Non vedi tu com'ella è stilicuzza,
sato, dissi, scrissi, arsi, moisi etc. invece Fantástica, incagnata, e permalosa ?
di disse, scrisse, arse , morí. Parinienti la Foseólo, Viaggio di Sterne, cap. 58. Sendo
prima persona plurale del passalo, si com che la mogliera del notajo я' incagnasse.
pose delta terza del singolare , aggiuntovi Infinito. I siciliani anche oggigiorno , e
то; dissi-mo, scrissi-mo, arsi mo, etc. in gli antichi loscani non troncarono l'iufinilo,
luogo di dicemmo, scrivemmo , ardemmo; come oggi costumano aggiungendovi l'affis-
e ció a simiglianza del latino dixi-mus , so. Noi diciamo : dari-mi , pigghiari-mi ,
scripsi-mus, arsi-mus, ее. fnri mi; в gl' italiani usano dire: dar-mi ,
Ne' iionii fu aduperato Г t invece dell' e. pigliar-mi, farmi etc. Fra Guittone:
Pucci, Centiloquio : Veggendosi i nemici si Di daremi poi più non cher, ne chiamo.
alie cosli. /rtiiamurare per innamorare. Guido Gui-
Boc. g. 8. 3. O ¡o ti seghero le veni. nicelli:
Detto , g. 10. 3. Éntrala dentro per una Cosi Io cor, eh e latto da natura
delle porti del palagio. E cosí puro aman- Schielto, puro e gentile,
li, pesanti , spini , lanci, moglieri , erbi, Donna, a guisa di Stella, lo innamurA
asti, mali etc. per amante , pesante , spi Jomo per giorno. Vanni d'Arezzo:
ne, lance, mogliera, erbe, aste, male etc. E le travaglie ch'abbo nolle e jomo.
be seconde persone del presente del con- Ciullo: Bella, da quello jomo son ferulo.
giuniivo délia seconda e terza conjugazione Juoco per gioco. Vita di Cola di Renzo:
si terminarono in », invece di a. Dante: La prima era lussuria, la seconna lo juoco.
Disse il Centauro voglio che tu credi. Juso e suso per giù e su. Boccaccio, De-
Vita di s. Paolo: Piccio acciocchè m'apri. cam : Con lui insieme se ne ando quindi
Le seconde persone plurali del présenle atuso.—Dante:
del congiuutivo ßoiardo: La gittô atuso in quell'alto burrato.
Ma vo che sappiati. E gli altri due che ii canto suso appella.
Pregovi, bel signor, che ritornati. Quando disubbidendo hílese ir suso.
Ma bisogna che tullí m'aiutali. Lassare per iasetare. Tommaseo C. To-
La terza singulare deU'imperfetto del con- scani, p. 43:
giuntivo. Pulci nel Morganle: E se lu mi lassassi, io morirei.
Che parve proprio un baleno spartest, Lejere per leggere. Vita di Cola di Ren
E che la terra d'intorno s'aprissi. zo: Aullo sapere lejere, se non esso.
Cosi neH'imperfelto deU'otlalivo. Boiardo: Locco per insensato , sic. loecu. Ceceo
Hen ti confesso ch'io son tanto accesa. Nuccoli:
Ch'uscir polrebbi fuor d'ogni ragione. locco staesli, e poi t'allelteraro.
Fra Guittone: Loco per luogo. Dante:
Tutto quello ch'io vorrtbbi avère. Già era in loco ove s'udia il rimbombo.
Masarelio da Todi: Avressi Г allro biasmo Tasso: Loco era Ira le mura e gli steccati.
с non le pene. Loco per guiri, sic. ddocu. Tesoretto:
Dalla terza persona singolare del presen Che loco sia finita
te indicativo, délia terza maniera, unendovi La terra è terminata. V. Mintri.
no, si formo alla siciliana la persona terza Longo per lunjo. Canti Toscani , p. 41 ,
plurale. Boiardo: e Fr. Guiltone:
La giù. s' odi-no voci in piauto e strido , e Potendo ritraire più brevemente il longo dire.