Page 40 - Raccolta amplissima di canti popolari
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IV. DELLE ATT1NENZE DEL SICILIANO ECC. 37
Asseltare, per sedere. Memoria di LuJo- Io l'avo ditto,
vico di Buon Conto Monaldesti: e si asset- Ch'io n'era per portar queslo bel cello.
tao alla sedia. Aveno per avevano. Dante, Purgat. 32.
Asti per aste , nolle desinenze délie se Fd essi quinci e quindi aven párete
conde persone plurali del passalo : e dis- Di non caler: cosi lo santo riso
segli: come ее che voi non lornasti a noi? A sé tracli con l'antica rete.
Barberino — Noi usiamo tornasti-vu — Voi Avano per avevano. Albertano, Consol,
perdonasti alla Maddalena— Tav. rot. e Consigli : E la rascione occidentale cue
Andre per uccidere: Fra Guittoue: l'odio ch'ellino avano con te.
A lei aucide e sana Avisti per areste. B. Jacopone:
Lo meo core sovente. Il buon proponimento che avisti.
Mino di Federico: Cosi per dolce errore Averaggio per avro. Ubaldino di Marco:
Campo che non m'aucide in veritate. Ne allegrezza mai non averaggio.
Canto in morte della figlia del principe Aro per avro. Giov. délie Celle : Solo
di Carini: tanto Varo a ¡inmutare.
... .lu sangu ora pari Avriti per avrete. Gronaea di Manlova :
Di l'auctsu a la tu ni di Carini. Fatta che sia contentamente avriti.
Auto per alto: Nicolö Lnmbardi, II, 41. Avrano per avranno. Odo délie Colonne:
Falto lo muro, hai da cala cchiu 'nn auto. Sconfortamento n'avrano.
Antro per altro. Fra Guittone : Aja per abbia. Niccolo da Siena :
E che vuol l'uno, Vautra in Dio disia; Ben aja il giorno ch'io ti vidi in prima,
e leu. XIX: Chi dà a te in dell' una gola, Ájate per abbiate. Fram. di st. romane:
apprestali Vautra. Cia (moglie deU'Ordilaffi), ájate bona e sol-
Acontare per vantarc. Notar Jacopo: lecita cura de la cítate de Cesena.
Amor non vuol ch'io clami Ajano per abbiano. Vita di Cola de Ren-
Mercè; com'uomo ch'ama, zo: Le orfane e le bedue ajano ajutorio.
Né ch'io m'avanti ch'ami, Come pure , Aggia , aggiate e abbiati
Che ogni uom s'avanla ch'ama. per abbia e abbiate. Menzini:
Avire per avere: Beato Jacopone : Materia ond'aagia il vostro nome а scher-
Aller tu puoi avire no. Petrarca : Pero, Signor mió caro , ag
Le grazie da gioire. giate cura.—Boiardo.
Kinaldo d'Aquino: • Fu queslo scontro il più dismisurato
Guiderdone aspetlo avire Che un'altra volta forsi abbiati udíto.
Da voi, donna, cui serviré Auto participio , deü'infinito aere. Bar
Non m'è noja. berino:
Ajo per ho. Amarozzo da Firenze : Ahi, hueca lar ! che gran ранга ha a uta:
Voi che non ojo, e siete meo sostegno. B. Jacopone: Tanto n'ho auto fame.
Aggio per ho. Petrarca : Avenno per avendo. Fram. st. rom :
V'aggio profferto il cor, ma a voi non piace Questo fece missen! Mastino avenno paura
Mirar si basso. de lo Vescovo.
Avi per ha. Il B. Jacopone : Aviti per acete. Boiardo:
Soslencltc povertate, Odito havili la sozza figura,
Freddi, caíili e nuditatc, Gomo rihaldi ch'hat'tfi ardimer.lo.
Ma non avi nmi lítate; Azzo per accio nelle lerminazioni dei
e allrove: Nun avi divozione, nomi — B. Jacopone:
.Ne mentale orazione. Regina bella del palazzo,
Averno per abbiamo. Dante, Inf. 28: Tu ti faci Jesu in brazzo.
Quando avem volta la dolente strada. Jacopo Puglisi : Mcmbrando ch' ei te bella
Petrarca, Trionfi: alio mió brazzo.
Tutti averno a cercare allri pacsi. Babau per fantasiina, l'usarono prima in
Hano per hanno : Linguadoca, po¡ in Sicilia e iu Italia.
Fazio degli Uberti, Diltamondo: Hanno per bando. V. Auno per ando.
Per Esculapio, onde i íisici hano Bau voce usa ta per far ранга a' bambi
Quasi il principio, onorauo il serpente. ni — I diavoli col bau. Malm. ¿, 70.
Avia per acera. Pucci, Centiloquio: Bava di vento p«r fíalo. Л. Caro , bafiii
Latía disfalta eon sua gente strana. e Cloe, Napoli 1848 p. 101.
Ara per aveva. Era il mare in calma e non lirava da niu-
Disdella di Ceceo da Verlungo : Ma or che n.i banda bava di vento.
io n'esco da un mal che m'ava sciupo. Borea per venío Л. Gard, Dafiii e, tloe,
Avo per aveva. Baldovini: Napoli 1848 p. 90.