Page 88 - Sotto il velame
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il qui ripetuto «Qui si convien lasciare ogni sospetto, ogni viltà
           convien che qui sia morta», con la menzione di tutto l'inferno, sì
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           con queste parole :
                              Noi siam venuti al loco ov'io t'ho detto,
                              che tu vedrai le genti dolorose,
                              c'hanno perduto il ben dell'intelletto.


                                                     198
           Ciò che Virgilio aveva detto, ecco, è questo :
                                      per loco eterno

                              ove udirai le disperate strida,
                              vedrai gli antichi spiriti dolenti,
                              che la seconda morte ciascun grida;

           e questi dolenti che stridono disperatamente e invocano la secon-
           da morte, la quale non possono avere, e che Dante designa a sua
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           volta ,

                              color cui tu fai cotanto mesti,

           sono gli sciaurati, uomini ed angeli, neutrali del vestibolo. E sono
           quindi una cosa, con costoro cotanto mesti e dolenti, anche «le
           genti dolorose». E si dice di loro «c'hanno perduto il ben dell'in-
           telletto»; non si dice generalmente di tutti i dannati. Perchè, a pa-
           rer mio, di loro si può, se d'altri mai, di loro in modo tipico si può
           dire, ch'hanno perduto quel bene. In vero, qual è quel bene? È il
           bene che scevera gli uomini dai bruti; cui chi non ha o perde, non
           vive: secondo ciò che Dante afferma : «... vivere è l'essere delli
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           197   ib. 16 segg.
           198   ib. I 114 segg.
           199   ib. I 135.
           200   Conv. IV 7.


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