Page 85 - Sotto il velame
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lio :
io vincerò la prova,
qual ch'alla difension dentro s'aggiri
(non si tratta dei serrami fatti girare nei loro anelli? non si tratta
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dei ritegni, che, come dice poi, non valsero contro la verghetta,
del Messo del cielo? ma ciò poco monta). Séguita Virgilio:
Questa lor tracotanza non è nuova,
che già l'usaro a men segreta porta,
la qual senza serrame ancor si trova.
Sovr'essa vedestù la scritta morta.
Ora se la tracotanza usata alla porta di Dite fu tale, che i diavo-
li chiudessero la porta che prima era aperta, noi dobbiamo credere
che simile fosse quella usata alla porta d'inferno, e che similmen-
te questa fosse prima aperta; se no, altrimenti. Ebbene tutto mena
a credere che la porta di Dite sia concepita da Dante come chiusa.
Dite è una città murata e afforzata: come starebbe a porta sempre
aperta? No: c'è alcuno sempre in veletta. Su un'alta torre c'è qual-
cuno che segna con due fiammette l'appressarsi di qualcuno.
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Un'altra rende cenno di lontano. Sono quelli il segno per il barca-
iuolo, che vada a imbarcar dannati. Non altro? Anche altro; per-
chè poi Dante e il suo duca, sbarcando, si trovano avanti 192
più di mille in sulle porte
189 Inf. VIII 122 segg.
190 Inf. IX 89 seg.
con una verghetta
l'aperse, che non ebbe alcun ritegno.
191 Inf. VIII 2 segg.
192 ib. 82.
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