Page 356 - Sotto il velame
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finchè non solo col consiglio degli uomini, ma già da sè comin-
ciasse a intendere (intelligere) quale sia la volontà del Signore,
buona, piacente e perfetta; e finalmente il soldato di Cristo giunse
alla sapienza, che i suoi ospiti lo seguivano e non lasciavano di
accompagnarlo per via; affinchè già gli sappiano i beni del Si-
gnore, e con Mosè già dal monte Abarim cominci a contemplare
le promesse di Dio. E di lì già si arriva a Gerusalemme, nel regno
e nella città di David, nella visione di pace, dove beati e pacifici
figli di Dio, mentre tutto di dentro e di fuori è pacificato, entrati
nella gioia del Signor loro, celebrano il sabato dei sabati».
A nessuno sfuggirà la somiglianza di questo povero abbozzo
mistico col Poema sacro. In vero Dante, soldato perchè sostiene
una guerra, sotto il «ducato» di Virgilio, che è Messo d'un David
che si chiama «loda di Dio vera», «per altra via» acquistando il
dono della sapienza attraverso le fiamme, da un monte, che non è
detto Abarim ma è un santo monte, comincia a contemplare le
promesse e le primizie di Dio. E di lì sale a una città, che è la Ge-
rusalemme celeste, e ivi, senza più esterni tumulti e senza più in-
terna battaglia di passioni, gusta la visione di pace. Questo nel
Poema è per certo; ma v'è anche altro della concezione di S. Ber-
nardo? del «sene» che gli è guida nell'ultimo tratto della sua vi-
sione?
Il fatto è che Virgilio trova Dante, non in una prigione e non
tra catene, ma presso la selva oscura in luogo dove il sol tace, e
impedito, «servo». E lo trova che gli tremano «le vene e i polsi».
Codesta paura, a interpretare il linguaggio mistico, non è il «timo-
re» che salva? E appunto egli lo prova avanti la bestia malvagia,
che in sè riassume tutti i peccati, che è il peccato. E Virgilio pro-
pone allo spaurito «altro viaggio», poi che lo vide lacrimare e l'u-
dì gridare. Quest'altro viaggio a che meta deve condurre il viato-
re? A vedere «color che son contenti nel fuoco», ossia a quelli che
mondano nelle fiamme il cuore e acuiscono l'occhio per la visio-
ne. Conduce, dunque, l'altro viaggio, all'acquisto del dono della
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