Page 350 - Sotto il velame
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spera di Marte Cacciaguida descrive il tempo in cui Fiorenza «si
stava in pace sobria e pudica» e nessuna dismisura, che già per sè
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è ingiusta, e peggio diventa, la offendeva . E come il martirio
per la croce è l'opposto dell'amor di cosa che non duri, e perciò
questa spera è il contrario del cerchio e della cornice dell'avarizia,
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e perciò quivi sono maledetti coloro che cambiano e mercano ;
così e qui e là è sottinteso quel dono del consiglio, che guida la
ragion pratica a giudicar bene delle cose terrene, governate da tale
il cui giudizio è occulto. E qui Dante chiede e ha dal suo avolo il
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grande «consiglio» .
E il dono della fortezza è nella giovial facella, in cui è quella
gioia, quella consolazione, che è data in premio a coloro qui lu-
gent. Qui tutto è letizia. I beati sono come augelli «congratulando
a lor pasture», e a forma d'uccello si dispongono, e questo uccello
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fa tali movimenti ,
quasi falcon che uscendo dal cappello,
muove la testa, e con l'ale si plaude,
voglia mostrando e facendosi bello;
e ancora
quale sovr'esso il nido si rigira,
poi che ha pasciuto la cicogna i figli;
e ancora tali altri,
quale allodetta che in aere si spazia
prima cantando.
995 Par. XV 97 segg. 105.
996 Par. XV 11, XVI 61.
997 Par. XVII 104.
998 Par. XVIII 74, XIX 34 seg. 92 seg. 73 seg.
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