Page 347 - Sotto il velame
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concessa al cuore che si monda attraverso il fuoco, laggiù nella
somma cornice. Non è qui il dono della sapienza? Qui Carlo Mar-
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tello dice a Dante :
S'io posso
mostrarti un vero, a quel che tu domandi
terrai il viso come tieni il dosso.
E così lo mostra. E qui Dante fa prova di riflettere ciò che pensa
in uno di quegli spiriti . Ma sale ancora. Egli si volge al lettore
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che invita a levar la vista :
Or ti riman, lettor, sopra il tuo banco,
retro pensando a ciò che si preliba,
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco.
Messo t'ho innanzi; omai per te ti ciba...
Comincia così una lunga parte del paradiso, in cui domina la nota
del cibo e del convivio. È la spera del sole. Qui è
la quarta famiglia
dell'alto padre che sempre la sazia;
qui si parla di «vin della sua fiala», qui parla un «degli agni della
santa greggia»
che Domenico mena per cammino,
u' ben s'impingua, se non si vaneggia;
e il mondo «gola» di saper novella d'un altro. E si parla di sete e
979 Par. VIII 94 segg. IX 2.
980 Par. IX 20 seg.
981 Par. X 7, 25.
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