Page 322 - Sotto il velame
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Or superbite e via col viso altiero,
figliuoli d'Eva, e non chinate il volto,
sì che veggiate il vostro mal sentiero!
E qui non vedono il mal sentiero, perchè tengono gli occhi in alto.
O non alzò le ciglia Lucifero? O non è tutta la superbia nell'extol-
lentia oculorum? 885
Orbene, dove li avrebbe condotti il mal sentiero, la via torta
per la quale si avviavano con ritrosi passi?
È di marmo candido il duro pavimento; non è il gelo di Cocito,
ma assomiglia. Guardate. Eccovi Lucifero, Briareo, i Giganti,
Nembrotte. Ma son traditori codesti! Traditori, cioè superbi. Nè
gli altri esempi contradicono. Aragne e Niobe sono pur colpevoli
contro Dio. E che dice l'esempio di Saul? «Dominus recessit a
me.» E che dice l'esempio di Roboam? Dice che «aversatus
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fuerat eum Dominus» .
La superbia di Sennacherib punito dai figli mediante un parri-
cidio, si esplica nell'avere alzata la sua voce e i suoi occhi contro
il santo d'Israele . E Oloferne è superbo perchè volle mostrare
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che non c'era altro Dio che Nabucodonosor . E il superbum
Ilium era certo dal Poeta interpretato nel senso che per gli antichi
spergiuri era inviso agli Dei. Non vi sono tra quelli esempi, se
non quelli di Ciro e di Erifile, che paiono contrastare a questo
concetto che la superbia sia l'apostatar da Dio. Ma a ogni modo
Ciro uccise a tradimento, Erifile tradì il suo marito: sono più tra-
ditori che superbi; cioè, sono superbi perchè traditori.
E si deve notare che anche per questo rispetto delle figurazioni
del vizio punito, il Poeta si contiene diversamente, secondo che
885 D. Bern. de nat. Dom. Sermo III et al.
886 Reg. I 28.
887 Reg. III 12.
888 Reg. IV 19.
889 Iud. VI.
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