Page 320 - Sotto il velame
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scenda, il secondo non vuole che l'altro salga. E qua, nell'inferno?
Il frodolento in chi non si fida, uccide il vincolo d'amor naturale;
il frodolento in chi si fida, oblia quello e poi un vincolo aggiunto
d'amore speciale: offendono insomma, queste due specie dell'uni-
co genere di frodolenti (notiamo!), persone meno e più a loro le-
gate, meno e più a loro vicine. La proporzione è innegabile.
E non è sola teorica. Guardate le anime del purgatorio, che
mondano la superbia e l'invidia: come assomigliano! Dice Om-
881
berto :
ogni uomo ebbi in dispetto tanto avante,
ch'io ne morii...
882
Dice Guido del Duca :
Fu il sangue mio d'invidia si scarso
che se veduto avessi uom farsi lieto,
visto m'avresti di livore riarso.
E i peccatori della Ghiaccia e di Malebolge? che differenza è tra
Giuda e Caifas? In che modo Caino, l'invido, dà il nome a una
circuizione di quella ghiaccia, dove, secondo me, è punita la su-
perbia, se non perchè l'invidia è affine alla superbia? Che diffe-
renza c'è tra un barattiere, come Frate Gomita, e un traditore di
suo signore? E non è consiglio di tradire quello che dà Guido di
Montefeltro a Bonifazio? E molt'altro si potrebbe aggiungere. E
dovremmo concludere che ci sono due peccati che si chiamano
superbia e invidia, che hanno molto di comune tra loro, e due al-
tri, tradimento e frode, che molto tra loro assomigliano. E questa
conclusione ci dovrebbe portare a riconoscere che tale proprietà
di somiglianza, tale possesso d'elementi comuni, c'è in quelle due
coppie di peccati, perchè l'una coppia è, col digradar da reato a
881 Purg. XI 64 seg.
882 Purg. XIV 82 segg.
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