Page 30 - Sotto il velame
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te. Anche forte, sì, che può valere difficile a comprendersi e a ve-
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dersi, come nell'espressioni comento forte ed enigma forte .
La razional parte dell'anima dunque non discerneva. Dante,
sebbene non più adolescente e molto meno fanciullo, sì quando
entrò nella selva, sì, e più, per il tempo che vi si aggirò, era tutta-
via come un fanciullo. Egli in vero distingue nel Convivio la pue-
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rizia d'animo da quella d'età; e così ne ragiona : «La maggior
parte degli uomini vivono secondo senso, e non secondo ragione,
a guisa di pargoli; e questi cotali non conoscono le cose se non
semplicemente di fuori, e la loro bontade, la quale a debito fine è
ordinata, non veggiono, perocc'hanno chiusi gli occhi della ragio-
ne, li quali passano a vedere quello...» E Dante era come la mag-
gior parte degli uomini, allora. Non lo rimprovera Beatrice di
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questo, domandandogli ,
E quali agevolezze, o quali avanzi
nella fronte degli altri si mostraro,
per che dovessi lor passeggiare anzi?
Non è questo un biasimo al suo non conoscer le cose «se non
semplicemente di fuori»? E la sua risposta, che conferma i rim-
proveri di Beatrice che pur s'assommano in quel seguir imagini
false di bene, e che assomma tutte le sue colpe, la sua risposta
le presenti cose
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col falso lor piacer volser miei passi ,
non è un confessare di aver avuti chiusi gli occhi della ragione e
46 Conv. I 4; Purg. XXXIII 50. E aggiungi Canz. Voi che intendendo, stanza
ultima: Tanto lor parli faticosa e forte. Della selva è detto forte come a dire
inestricabile; pur nel senso figurato, vale, mi pare, che difficilmente uno ci
si ritrova, per uscirne, chè non vede e non intende.
47 Conv. I 4.
48 Purg. XXXI 28 segg.
49 Purg. XXXI 34 seg.
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