Page 290 - Sotto il velame
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dello Stige. Già lo Stige è il vestibolo di Dite o basso inferno; e
           ha il suo Caron che è Flegias. Poi, sono puniti in modo analogo:
           là è suon di mani, qua si percotono non pur con mano; là sono so-
           spiri e pianti e lagrime, qua è un che piange; là accenti d'ira, qua
           un'ombra furiosa; là sono cattivi, qua sono tristi; là corrono per-
           petuamente, qua (appunto quelli che per alcuni non sarebbero ac-
           cidiosi) sono in continuo moto. Dei primi non si racconta alcun
           reo, qua non si racconta alcun bene: quelli visser senz'infamia e
           senza lodo, di questi bontà non fregia, la memoria. Sono sdegnati
           e quelli e questi: non ragioniam di loro; più non ne narro; guarda
           e passa; sarei vago di vederlo attuffare. Invidiosi sono i primi d'o-
           gni altra sorte. Filippo Argenti, perchè tende le mani al legno, se
           non per passare? È invidioso anch'esso d'ogni altra sorte. Lassù
           son angeli, quaggiù gran regi; lassù uno che fece un gran rifiuto e
           che non si nomina; quaggiù una persona orgogliosa, il cui nome
           non è fatto da Dante, sebbene egli lo conosca come conosce l'al-
           tro. E cosa più notevole ancora, sono accennati, sì per i primi sì
           per i secondi, tutti i peccati d'ingiustizia. Nei primi, la superbia è
           accennata col ricordo degli angeli ribelli, l'invidia con le parole
           «invidiosi son d'ogni altra sorte», l'ira (e anche qui dobbiamo
           pensare e meravigliare di tanto sottile provvidenza del poeta), l'ira
           apertamente e formalmente, come nello Stige (cui vinse l'ira): ac-
           centi d'ira. O sono iracondi gli sciaurati? Già, come i fangosi. In-
           fine gli sciaurati guaiscono e fanno pozze di sangue e lagrime e
           vermi a' lor piedi; e i fangosi sono cani e porci e stanno nel putri-
           do fango. Misero modo di tutti e due! e bassa vita di tutti e due!
           Infermità di tutti e due; pei primi avanti la giustizia, originale, de-
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           gli altri avanti la giustizia attuale .
              Dopo costoro, dentro l'inferno superiore e dentro il basso, si
           vedono i peccatori, meno e più volontari d'ignoranza; dell'igno-


           779   A risparmio di spazio, rimando tutto in una volta ai canti III 22-67 e VII
              109-126, VIII 1-64. E rimando alla Minerva Oscura, che qui riassumo con
              poche aggiunte, ma anche, necessariamente, con qualche omissione.


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