Page 282 - Sotto il velame
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lizia, che sono in una cornice di amor soverchio del bene. Sono
           quelli che gridano Soddoma. Nell'inferno quelli che offesero di
           ciò, sono nel primo cerchietto, terzo girone, della malizia. Come?
           La ragione esatta è, mi pare, oltre che nel proprio modo di quel
           cerchietto che è mezzo tra l'incontinenza e la malizia, nel proprio
           modo di quella parte di girone, in cui 764

                                      saper d'alcuno è buono;
                              degli altri fia laudabile tacerci,
                              chè il tempo saria corto a tanto suono;

           in cui i peccatori sono aggruppati in masnade che non si debbono
           confondere tra loro . Il rimbombo stesso del fiume della violen-
                              765
           za che cade nel giro della frode, e accompagna la vista d'un dei
           gruppi, ha certo valore simbolico, e significa certo che di quei
           peccatori alcuni hanno più d'incontinenza, altri più di malizia.
           Sono anche nell'inferno sodomiti in cui la prima radice del loro
           peccato è più nell'appetito che nella volontà. C'è anche nel girone
           del peccato contro natura, un divario tra gru e stornelli; quel diva-
           rio che nel cerchio della lussuria mi par manifesto tra i vinti d'a-
           more e i rotti a vizio.




                                         III.

              Il vero purgatorio ha sette peccati in sette cornici. C'è poi un
           antipurgatorio, che come, per un verso, corrisponde al «veleno»
           della grande divisione dell'aquila, così, per un altro, corrisponde
           all'inferno del peccato originale, cioè al vestibolo e al limbo. Si
           riesce invero all'antipurgatorio per un foro nel sasso che equivale
           misticamente alla porta senza serrame. Nella tomba del peccato si
           entra dalla porta cui aprì la misericordia di Dio; se ne esce per un

           764   Inf. XV 103. E vedi a pag. 262.
           765   ib. 118.


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