Page 278 - Sotto il velame
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bene assolutamente e dell'irascibile rispetto all'arduo . Or questa
lentezza d'amore è certo rispetto all'arduo, poichè arduo parve il
bene da vedere o da acquistare, a quelle anime, sì che adesso in
loro «fervore acuto.»
ricompie forse negligenza e indugio
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da lor per tepidezza in ben far messo .
Dunque in essi è un errore dell'animo o dell'appetito irascibile. E
negli altri ?
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Altro ben è che non fa l'uom felice:
. . . . . . . . . . . . .
L'amor che ad esso troppo s'abbandona
di sovra a noi si piange per tre cerchi.
Poichè questo bene è la ricchezza, il cibo e la carne, s'intende sen-
z'altro che in quelle anime è un errore triforme dell'appetito con-
cupiscibile.
In queste colpe vi fu dunque un «ordine corrotto» , diciamo
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un'inordinazione, nel correre al bene. L'inordinazione consiste
nell'abbandonarvisi troppo, a codesto bene . Non c'è dunque al-
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cuna differenza tra questo amore che s'abbandona troppo al bene
che non fa l'uomo felice; e l'incontinenza di concupiscibile. Non
importa aggiungere come appunto per quella forma di codesto tri-
forme amore, la quale si chiama più comunemente amore, si pro-
clami presa e condotta a morte, Francesca. Nè alcuno vorrà trova-
re sostanzial divario tra la colpa di Ciacco e quella di Bonagiunta.
E il papa avaro del purgatorio dichiara con proprie parole di esse-
747 Summa 1a 2ae 26, I.
748 Purg. XVIII 106 seg.
749 Purg. XVII 133 segg.
750 ib. 126.
751 ib. 136.
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