Page 188 - Sotto il velame
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è primo del peccato attuale e primo dell'incontinenza, cade «come
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corpo morto» . Ma di pietà, vien meno; di quel sentimento cioè
che non prova se non al cominciare, e smette poi e non deve pro-
vare nel vestibolo; sì nel limbo, e in alto grado, poichè esso è un
gran duolo che gli prende al cuore. E questo sentimento è vivo
anche nel cerchio della gola; pur meno che nel precedente, chè
non se ne muore già! E tuttavia le parole prime di Dante a Ciacco
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non son senza compassione, e le altre sono pur pietose :
Ciacco il tuo affanno
mi pesa sì che a lagrimar m'invita.
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Sono queste molto simili a quelle di Dante a Francesca :
Francesca, i tuoi martiri
al lagrimar mi fanno tristo e pio;
pur meno dolenti; e d'altra parte non si concludono con quella
pietà per la quale Dante vien meno avanti il pianto de' due cogna-
ti. Trapassando sulla vanità di quei peccatori e pestando la sozza
mescolanza dell'ombre e della pioggia, toccano «un poco la vita
futura»; e Dante sa che, dopo il gran dì, quando l'ombre avranno
ricoverato il loro corpo, soffriranno ancor più. Nel cerchio degli
avari, la pietà di Dante scema, ma non si annulla. Egli esclama
subito :
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Ahi giustizia di Dio, tante che stipa
nuove travaglie e pene...?
E poi, dopo aver veduta meglio la ridda, egli «avea lo cor qua-
431 Inf. V 142.
432 Inf. VI 58.
433 Inf. V 116 seg.
434 Inf. VII 19, 36.
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