Page 142 - Sotto il velame
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lascia condurre è «come agnel che lascia il latte», e chi se ne la-
           scia ammaliare è come il «fantolino»


                              che muor di fame e caccia via la balia .
                                                               324
           Si tratta dunque d'un lieve principio che ha grave fine. E tanto la
           levità del principio quanto la gravità del fine sono adombrate in
                         325
           questo terzetto :

                              Benigna volontade, in cui si liqua
                              sempre l'amor che drittamente spira,
                              come cupidità fa nell'iniqua.

           Chè l'amore, di cui qui si tocca, è non più che «sementa»; e se-
           menta, e non altro, è dunque la cupidità . L'amore che dritta-
                                                    326
           mente spira è quello che è «ne' primi ben diretto» e che «ne' se-
           condi sè stesso misura» . La cupidità qual amore è? È quello che
                                  327

                                       al mal si torce, o con più cura
                              o con men che non dèe corre nel bene ?
                                                               328

           Siccome la cupidità si risolve o si manifesta (secondo la poca di-
           versa interpretazione della parola  liquarsi) in volontà iniqua, si
           deve dire ch'ella non è solamente amore che corra nel bene con
           più cura che non deve. Ed è pure questo amore del proprio bene.
           Chè lo dice la parola stessa, e lo dicono tutti gli esempi che ho ri-
           portati di cupidi, come papa Niccolò e il nuovo Pilato e la mere-
           trice. Ma è nel tempo stesso amore che si torce al male: diciamo,
           che finisce con torcersi al male.


           324   Par. V 79 segg. e Par. XXX 139 segg.
           325   Par. XVI segg.
           326   Purg. XVII 104 seg.
           327   ib. 97 seg.
           328   Purg. XVII 100 seg.


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