Page 138 - Sotto il velame
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st'avarizia maliziosa è raffigurata anche nel leone; e dunque il
           leone è la lupa. Così può dire alcuno. E rispondo: sì: in vero asso-
           migliano. Famelico il leone, famelica la lupa; terribile in vista il
           leone, terribile dalla vista la lupa. E rispondo: sì: in vero il leone è
           dentro la lupa. Come no? guardate: dove è il leone? Dice Dante
           all'ombra apparsagli:

                              Vedi la bestia, per cui io mi volsi.


           La bestia? E il leone? Sparito. E di più, dico, anche la lonza è
           dentro la lupa. Dove è invero la fiera alla gaietta pelle? «Vedi la
           bestia...» Non ce n'è che una. Il leone e la lonza? Spariti.
              La spiegazione è semplice e chiara. Se la lupa fosse puramente
           avarizia, figurerebbe un disordine nell'appetito sensitivo, che in-
           vece d'essere sommesso alla ragione, vincesse e sommettesse la
           ragione. La ragione nei peccati d'incontinenza è come non sia:
           non opera. Se la lupa fosse violenza, oltre il disordine nell'appeti-
           to sensitivo, avrebbe un disordine anche in altra potenza dell'ani-
           ma. In quale? La violenza è compresa nella malizia, di cui ingiu-
           ria è il fine. Il fine è l'obbietto della volontà. La volontà dunque
           entra   nella   violenza.   Ella   corre,   però,   al   fine   «con   ordine
           corrotto»  cioè al contrario di ciò che è il suo fine, cioè non al
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           bene, ma al male; e perciò è malizia. Ma insomma la violenza ha
           un disordine di più che l'incontinenza; quello della volontà. Non
           ancora un altro? No, perchè la violenza non è dell'uom proprio
           male, come la frode; questa sì, ha come il disordine nella volontà,
           perchè è specie di malizia, così il disordine nell'intelletto, perchè
           persegue un male che solo l'uomo può fare, mediante ciò che più
           propriamente lo distingue dai bruti: con l'intelletto. Ma la lupa è
           la frode, come io credo d'aver provato. E riproviamo ancora. La
           lupa è la frode, e perciò deve rappresentare in sè un disordine nel-
           l'intelletto e un altro nella volontà; e un terzo anche, quello nel-

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