Page 133 - Sotto il velame
P. 133
rimedio contro lei l'ora del tempo e la dolce stagione, adombrava
il passaggio dall'incontinenza di concupiscibile a quella d'irascibi-
le, e il trasmutarsi della lussuria in tristizia? non vedeva egli, nel-
la medesima lonza, come i primi peccatori carnali, portati dalla
tempesta e così leggeri al vento, così gli ultimi tristi, che sono fitti
nel fango? come gli stornelli e le colombe, così le bòtte che gor-
gogliano? La medesima sintesi è lecito credere che egli conti-
nuasse, e la continuasse con la medesima comprensione. Se si
fosse fermato al Minotauro, non avrebbe detto tutto: come allora
giunse sino ai tristi, così qui va sino a Gerione. Nè gli era neces-
sario, anzi nè utile, giungere sino a Lucifero. Gerione è il serpente
infernale, Lucifero è il principe dei diavoli; sono, in fondo, la
stessa cosa. Ma Lucifero è l'angelo in quanto, per superbia, alzò
le ciglia contro il suo fattore e diventò diavolo; e Gerione è il dia-
volo in quanto, mosso da invidia, indusse al peccato i nostri primi
parenti.
E così torniamo alla lupa, cui dipartì dall'inferno «invidia pri-
302
ma» . L'invidia trasformò il diavolo in serpente, e questo serpen-
te si chiama frode. L'invidia scatenò la lupa nel mondo: mi pare
sia naturale che anch'essa abbia nome frode. Ma no, ma no: si ri-
pete. Lupo è Pluto; lupa è l'avarizia nel purgatorio: la lupa dell'in-
ferno deve essere l'avarizia.
L'avarizia, dunque, che si purga nel purgatorio e si punisce
nell'inferno? O allora le altre due bestie che cosa sono? L'avarizia
è il più grave dei peccati d'incontinenza e dei peccati di soverchio
amor del bene; ma è più lieve sì del peccato d'incontinenza d'ira-
scibile, che si chiama tristizia o accidia, e sì dei peccati di malizia
e di quelli ch'errano per malo obbietto. Dunque per le due fiere,
che sono meno temibili e meno malvagie della lupa, non restano
che i peccati d'incontinenza più lievi dell'avarizia: la lussuria e la
gola. Sia lussuria la lonza; e molti ci hanno pensato, e, tutt'insie-
302 Inf. I 111. «Prima» unisco con invidia, come si dice primi parenti, e pecca-
to primo, e principio del peccare etc. Ma poco monta anche non unirla.
133