Page 91 - Poemi del Risorgimento
P. 91
Ma lo vedranno i secoli lontani.
Vero! Alla croce sarà reso il chiodo!
Vero! Al sovrano de' Taurini resa
sarà l'aurea corona. Egli su tutta
l'Italia re dominerà. L'Italia
renderà questi agli Itali e al destino.
Ma dopo lunghi secoli con molto
purpureo sangue, ma con fuoco e ferro! -
Allor col ferro impresero i Taurini
a perigliar la cara vita, e sempre
alla futura patria addimostrarsi,
in disventura ed in povertà, forti.
E sì pareano immemori del fato
e pur del nome e dei costumi antichi
e del linguaggio che fu già di Roma.
Né più le genti capo avean: l'augusta
città fatta straniera: e valli e monti
dell'armi ostili eran per tutto ingombri.
E tramontata era la sacra insegna,
né v'era alcuno che levarla al cielo
potesse ancora: Donno era lontano;
esilïato Donno era dalle Alpi.
Presso i due fiumi, come corpo morto,
come travolto da una gran valanga,
Toro progenitore, eri prostrato:
quando, Testa di ferro, tutto ferro,
alto levando, come alfier, la spada,
puntando ai fianchi del destrier gli sproni,
egli tornò. Tornava dall'esilio:
dalla vittoria. E il popolo Taurino
gridò: «Già viene! Ecco il signor con noi!
Vero il tuo nome dice Emanuele!»
Egli ristette e il suo cavallo immane
91