Page 93 - Poemi del Risorgimento
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V
Accampamento fatto a piè del monte
già dal grifagno Cesare ai futuri
figli d'Italia, o tempio dei vessilli,
o ara donde il Console gli augùri
prendeva, augusti, col nemico a fronte!
Per guerre, qui di secoli lontani,
erano poste le aquile dell'oro;
qui ripetea la bùccina i suoi squilli
brevi, che un coro ricevea canoro
di trombe e il busso dei timpani vani.
Qui sempre il suolo trito di stridenti
plaustri, qui di concordi ferree péste.
Erano le coorti e le legioni.
Qui si guardava la purpurea veste
da dar, sull'alba della pugna, ai venti.
Qui sempre avvenne di mirar le squadre
dei fluttuanti veliti e il tumulto
delle torme dai quadruplici tuoni;
qui sempre alcun triario, come sculto,
star tra' novelli: - Narra dunque, o padre! -
Perché accampato in questo accampamento
era un ultimo esercito romano.
La sua milizia era infinita e dura.
Esso tra il monte s'attendava e il piano,
fedele ad un antico giuramento.
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