Page 96 - Poemi del Risorgimento
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o fida al primo cardine, ed all'arte,
                                            ubbidïente, dell'antica groma.

                                            Ma le diritte nuove strade intorno
                                            son or tenute da coorti nuove,
                                            e un fragor d'armi nuovo, e notte e giorno,
                                            l'immenso accampamento empie e sommuove.

                                            Sono telai dalle infinite spole,
                                            dagli infiniti pettini sonanti;
                                            sono gran magli che sulla gran mole
                                            del rosso ferro piombano incessanti.


                                            Esce il vapor con fischi di tempesta.
                                            Ogni metallo intenerisce e strugge.
                                            Morsa da mille denti ogni foresta
                                            si fende e scinde, e intanto freme e fugge.

                                            Fiumi lontani che, da un alto balzo,
                                            a valle giù precipitano bianchi
                                            di schiuma, un uom divino, nel rimbalzo
                                            loro, li prese e li serrò nei fianchi.


                                            Così cavalli come prima, a schiere
                                            ubbidïenti, li guidò dall'erte
                                            al piano, dando ai vento le criniere,
                                            spruzzando l'acqua dalle froge aperte.

                                            Mentre là stanno tra ghiacciai, tra foci
                                            erme, lontani dal rumor del volgo;
                                            li chiama un cenno, un lieve urto, e veloci
                                            scendono più del solco della folgore...




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