Page 79 - Poemi del Risorgimento
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Alfine come statua di basalto
tu ti piantasti quadro sulle sponde
Ticine, or pronto a rintuzzar l'assalto,
or volto verso il piano, oltre quell'onde,
verde, ove il tuo nemico, il tuo rivale,
erbe non sue pasceva e non sue fronde:
il collo in arco, a fronte bassa, male
pensando, e il sì nel fiero cuore e il no...
finché mugliasti, rauco, trionfale,
lungo; e l'Italia tutta ne sonò.
II
Quale eri tu? Non l'ITALO tu forse
che per la grande terra della sera
trasse un fatale popolo, e la corse
tutta col nome che tuttor non era?
Fuggìano, andando, le paludi oscure
tinte d'un lividore di tramonti;
fuggìan le macchie vergini di scure
e il fuoco acceso notte e dì sui monti.
Sospesi, se temere, se sperare,
tendean l'orecchio ad altri gridi umani;
ma non s'udiva che scrosciare il mare
e rintronare lava di vulcani.
Emergeano cavalli-d'-acqua a torme,
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