Page 76 - Poemi del Risorgimento
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non gli cingeva il balteo d'oro, vario
                                            di spesse borchie. Sull'ignoto capo,
                                            alto, vegliava un fuoco e gli sfiorava
                                            l'antica piaga con l'assidua fiamma.
                                            Un dei pastori, simile ad un Fauno,
                                            vide fra tanto impallidire il cielo,
                                            languire insiem le tenebre e le stelle.



                                               LA LAMPADA INESTINGUIBILE

                                               Ogni maceria gorgheggiava. I nidi
                                            s'erano desti, delle rondinelle,
                                            in fila sotto i capitelli neri.
                                            E si vedean le macchie, e tremolando
                                            splendean le cime delle selve, e i pini
                                            alti sopra la vetta Pallantea.
                                            Ed il pastore trasse fuori all'alba
                                            la lampada e l'oppose al mattutino
                                            vento. E il suo lume si sbatté, ma visse.
                                            E vi soffiò con le selvaggie labbra,
                                            e la tuffò nell'acqua d'una pozza;
                                            ma il lume visse. Ed e' la rese ardente
                                            al suo sepolcro e l'appendé dov'era,
                                            e col suo masso chiuse la spelonca.
                                            Dove ancor pende e raggia ancor la luce
                                            su te, giovine eroe primo, che fosti
                                            di tanta gloria e tanta lotta e tanto
                                            dolore e amore la primizia santa.
                                            Son tre millenni ch'ella dal sepolcro
                                            veglia su Roma con l'eterna luce.



                                                      A ROMA ETERNA

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