Page 75 - Poemi del Risorgimento
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sapea sé stesso, s'opponeano al piede.
                                            Giacean rottami candidi di marmo
                                            tra i rovi e i pruni, e sorrideano al suolo
                                            i capitelli ai cardi ispidi e duri.
                                            Muri con archi, cui copriva il musco,
                                            pendean crollanti, si scoteano al vento
                                            ad ogni crepa le parïetarie
                                            come ciarpame pendulo a finestre
                                            d'un abituro. Qua le acquate al tutto
                                            finìan gli dei dipinti nella calce,
                                            qua le ventate stridule uno straccio
                                            sempre rapìan da tende non più fisse.
                                            Scabbia di pietre, lue di sassi verdi
                                            per tutto, ed archi che teneano ancora
                                            sol per l'abbraccio d'edere contorte.
                                            Credean gl'ignari di veder spelonche
                                            di giganti che dopo un'ardua rissa
                                            con massi enormi, ora, cocendo l'ira,
                                            lontani e soli errassero sui monti.



                                               IL SEPOLCRO DEL PRIMO EROE

                                               Ed i pastori, come un tempo, in cerca
                                            di preda, una spelonca aprono, un sasso
                                            movendo, immenso, e vedono nel fondo
                                            della spelonca balenare un lume.
                                            E quindi - era un sepolcro - gigantesche
                                            membra d'un uomo vedono, che il petto
                                            aveva aperto da una lunga piaga.
                                            Stupor li prese di quel corpo cinto
                                            d'armi cangianti, di quel capo ignoto
                                            dentro l'irsuta gàlea. Ché tutte
                                            l'arme egli avea, fuor della spada, e il petto

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