Page 99 - Primi poemetti
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era là, fermo, su l’azzurro monte.




                                                           VI



                         Schiuma, la rena lega! Uomo, la rena

                         lega le ruote! Il po’ di via che resta,

                         si farà certo con un po’ di pena;



                         ma è l’ultimo! l’ultimo! ma questa

                         è la mèta, è il riposo! Odi: col canto

                         delle mille onde il mare ti fa festa.



                         Avanti! Si va piano, ora; ma quanto

                         s’è corso prima! O Schiuma, ecco Bellaria!
                         Avanti! ecco la gioia, uomo! - Frattanto




                         l’asino è fermo, e l’uomo sogna. Svaria
                         quel gruppo nero sul purpureo cielo.

                         I pipistrelli sbalzano per l’aria.



                         Viene un suon di campane dietro un velo

                         di lontananza; e tutto si scolora.

                         Laggiù chiede una donna al mare anelo,



                         all’ombra muta: Non si vede ancora?






                                                IL TRANSITO




                         Il cigno canta. In mezzo delle lame

                         rombano le sue voci lunghe e chiare,
                         come percossi cembali di rame.




                         È l’infinita tenebra polare.

                         Grandi montagne d’un eterno gelo


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