Page 97 - Primi poemetti
P. 97

Su la carretta il carrettier dormiva.




                                                           III



                         Russava nella strada solitaria

                         Schiuma, lo scalzo e rauco pesciaiolo,

                         tuo figlio, o di marruche irta Bellaria.



                         Lo prese e vinse il vino di Bagnolo

                         nel suo ritorno; e l’altro, a poco a poco

                         per non più fare la sua via da solo



                         (senza il bastone!), si fermò tra il fuoco

                         del vespro. Dietro, delle ondanti gote
                         egli ascoltava il buffar grande e roco.




                         L’uno dormiva su le ceste vuote,
                         vidi passando: e l’asino, St! dorme!

                         parve accennare alle sonore ruote.



                         L’un su le ceste, e su le sue quattro orme

                         l’altro, non meno immobile del primo.

                         Soltanto l’ombra sua, lunga e deforme,



                         pasceva al greppo un vago odor di timo.




                                                           IV




                         E l’uomo, con la cara anima invasa
                         d’oblìo, dormiva nella via maestra;

                         ma già la moglie l’attendeva in casa.




                         Fosse andato pur là dove è maestra
                         gente in far teglie, sotto cui bel bello

                         scoppietti il pungitopo e la ginestra;


                                                           89
   92   93   94   95   96   97   98   99   100   101   102