Page 92 - Primi poemetti
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il pianto. Io sono il solo dei viventi,

                         lontano a tutti ed anche a me lontano.



                         Io so che in alto scivolano i venti,

                         e vanno e vanno senza trovar l’eco,
                         a cui frangere alfine i miei lamenti;




                         a cui portare il murmure del cieco...



                                                           VI




                         Ma forse uno m’ascolta; uno mi vede,

                         invisibile. Sé dentro sé cela.

                         Sogghigni? piangi? m’ami? odii? Siede



                         in faccia a me. Chi che tu sia, rivela

                         chi sei: dimmi se il cuor ti si compiace
                         o si compiange della mia querela!




                         Egli mi guarda immobilmente, e tace.




                                                          VII



                         O forse una mi vede, una m’ascolta,

                         invisibile. È grande, orrida: il vento

                         le va fremendo tra la chioma folta.



                         Siede e mi guarda. O tu che ignoro e sento,

                         dimmi se guerra hai tu negli occhi o pace!
                         dimmi ove sono! Ed essa è là, col mento




                         sopra la palma, che mi guarda, e tace.










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