Page 87 - Primi poemetti
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                         Tra mille, tra duemila anni, tra poco,
                         l’eroe sarà nella volante arena,

                         sarà la dea ne’ grappoli di fuoco!



                         Misero! Ma quest’opera serena,

                         fatta d’anima pura e di parole,

                         beltà dal tempo e dalla morte ha lena:



                         vive la vita lucida del sole».




                                                           III



                         «Dunque morrà!» rispose Abdul, quïeta

                         pupilla, su cui getta ombre il fulgore

                         del cielo immenso: «Il sol morrà, poeta!



                         Quando? Tu conta i bàttiti al tuo cuore:

                         secoli sono i palpiti del sole;

                         ma sono, istanti e secoli, a chi muore,



                         o poeta, una cosa e due parole!»




                                                           IV




                         Disse. E al poeta il breve inno non piacque
                         mai più. Godé del cielo egli e del suolo,

                         di brevi rose e brevi trilli; e tacque.



                         Moriva; e disse, mentre un usignolo

                         cantava ancora ne’ verzieri suoi:

                         «Giova ciò solo che non muore, e solo



                         per noi non muore, ciò che muor con noi».


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