Page 86 - Primi poemetti
P. 86
- Ali e non rami! piedi e non errori
ciechi di ignave radiche! - poi dite
con improvvisa melodia di fiori.
Lontano io vedo voi chiamar con mite
solco d’odore; vedo voi lontano
cennar con fiamme piccole, infinite.
E l’uomo, alberi, l’uomo, albero strano
che, sì, cammina, altro non può, che vuole;
e schiavi abbiamo, per il sogno vano,
noi nostri fiori, voi vostre parole.
L’IMMORTALITÀ
I
Poeta Omar, pupilla solitaria
che vede e splende, che contempla e crea,
diceva avanti il mausoleo di Caria:
«Non mescerai la polvere all’idea!
Misero te, cui nella rupe piace
scoprir la bianca faretrata dea!
e te che il fosco eroe dalla fornace
susciti vivo sopra il suo cavallo
che ringhia! Il tempo che cammina e tace,
rode il tuo marmo, lima il tuo metallo.
78