Page 80 - Primi poemetti
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- Per lei vino ho nel tino, olio nel coppo -

                         rispondo. I galli plaudono dall’aia;
                         e lieto il cane, che non è di troppo,




                         ch’è la tua voce, o muta siepe, abbaia.



                                                           III




                         E tu pur, siepe, immobile al confine,

                         tu parli; breve parli tu, ché, fuori,

                         dici un divieto acuto come spine;



                         dentro, un assenso bello come fiori;

                         siepe forte ad altrui, siepe a me pia,
                         come la fede che donai con gli ori,




                         che dice mia la donna che fu mia.






                                                 ACCESTISCE




                                                            I




                         Egli parlava; e vennero i pisani:

                         presero Dore, adagio su le braccia:

                         - Vi si riporterà, gente, domani! -



                         Nando riprese allora la sua caccia.

                         Viola lo seguì con la Turella
                         pascendo i timi giù per la Pianaccia.




                         Ma gli occhi aperti Rosa, la sorella
                         bionda, teneva. Ella tra sé romita

                         faceva e disfaceva una mannella.




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