Page 78 - Primi poemetti
P. 78

per San Giovanni; con lo spigo buono,

                         che sa di bianco e rende odor di festa;



                         coi riccioluti càvoli, che sono

                         neri, ma buoni; e quelle mie viole
                         gialle, ch’hanno un odore... come il suono




                         dei vespri, dopo mezzogiorno, al sole

                         nuovo d’aprile; ed alto, co’ suoi capi
                         rotondi, d’oro, il grande girasole




                         ch’è sempre pieno del ronzìo dell’api!



                                                           III




                         E amo tutto: i vetrici ed i salci,

                         che ripulisco ogni anno d’ogni vetta
                         per farne i torchi da legare i tralci;




                         quella fila di gattici soletta,
                         alta e lunga, su cui cantano i chiù;

                         il canneto che stride e che scoppietta:




                         ma non sapete quello ch’amo più






                                                    LA SIEPE




                                                            I




                         Siepe del mio campetto, utile e pia,

                         che al campo sei come l’anello al dito,
                         che dice mia la donna che fu mia




                         (ch’io pur ti sono florido marito,

                                                           70
   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83