Page 76 - Primi poemetti
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Ma la pigna e la spiga hanno gran liti

                         tra loro. - Io non vo’ grano nella vigna.



                         Padrone, su le prode io non vo’ viti:

                         se lo bei, non lo mangi. - Io non do noia:
                         tanto mi tagli, quando mi mariti! -




                         È infida... - Ogni anno ella convien che muoia. -

                         Sempre soffietti... - E ari a capo chino. -
                         Io sono la tua vita. - Io la tua gioia. -




                         Tua carne è il pane. - Ma tuo sangue, il vino. -
                         Che odore sa l’odore di pan fresco! -

                         E che cantare fa cantar di tino! -



                         Io son di casa. - Io più, che mai non esco:

                         tu mi macini in casa co’ tuoi piedi. -

                         Tu, con me solo, puoi sederti a desco. -



                         Ti levi, senza me, come ti siedi. -



                                                           III




                         Tu pigna dura per insù, tu molle

                         spiga all’ingiù, vivete dunque in pace!

                         Per l’una il piano, sia per l’altra il colle.



                         Io la madia e la botte amo; e il loquace

                         tino ben canta, e bene odora il forno:
                         io ridirvi non so quanto mi piace




                         il vin d’un anno con il pan d’un giorno!»











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