Page 53 - Primi poemetti
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Era venuto il tempo di lasciare
il suo cantuccio in questa Val di pianto.
A quel Santo ogni sera essa all’altare
dicea tre pater. Egli non ignora
nell’ampia terra il nostro limitare.
Poi ch’egli va, pascendo il gregge ancora,
come allora: e devìa dalla sua strada
per dire a questo o quello ospite: «È l’ora».
Egli è notturno come la rugiada.
E viene, e bussa fin che il sonnolento
pellegrino non s’alza e non gli bada.
Egli era, dunque, entrato nel convento
per rivelarle l’ora del trapasso.
Picchiò. Poi stava ad aspettare attento.
Ella sentito non ne aveva il passo,
perché va scalzo. Sulla soglia trita
certo aspettava col cappuccio basso.
Suor Virginia il fardello della vita
doveva fare: il cielo era già rosso:
il suo fardello. Tra le ceree dita
prese il rosario col suo teschio d’osso.
V
E vennero le morte undicimila
vergini, con le lampade fornite
d’olio odoroso; camminando in fila;
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